REGIONE LOMBARDIA, SCONTRINI IRREGOLARI PER UN MILIONE DI EURO: IL RECORD ALLA LEGA, META’ SONO TAROCCATI
LADRONI A CASA LORO: BORGHEZIO QUANDO SI PREOCCUPERA’ DEI DELINQUENTI PADAGNI?
Uno scontrino su tre era irregolare, alle casse pubbliche va restituito più d’un milione di euro.
È quanto scrive (e prescrive) la Corte dei conti, dopo aver analizzato i rendiconti presentati dai gruppi consiliari del Pirellone relativi allo scorso anno e alla scorsa legislatura.
Le munizioni per il fucile da caccia e il banchetto nuziale del figlio: tutto parte da lì, dallo scandalo «rimborsi facili» esploso in Regione a gennaio.
La maglia nera spetta ora alla Lega Nord: la metà dei rimborsi ottenuti dal gruppo del Carroccio nel 2012 è da considerarsi a tutti gli effetti illegittima, dice la magistratura contabile.
Nella classifica della Corte dei conti segue a rassicurante distanza il Pdl (297 mila euro «ingiustificati» a fronte però di un totale di 1 milione e duecentomila) e poi l’Udc con 48 mila euro su 176 mila. Il più virtuoso?
Il Gruppo Misto, (unico iscritto: Filippo Penati) che può vantare un rotondo zero alla voce «irregolarità ».
Irregolari – stabilisce le sentenza della Corte – sono invece da considerarsi tutte le spese relative alla ristorazione e alle missioni all’interno della Regione (per entrambe le voci esistono già specifici trattamenti economici), così come irregolari sono da classificare gli acquisti di materiale informatico e tecnologico sostenuti non dai gruppi ma dai singoli consiglieri.
Un milione di euro (e spiccioli).
Già , ma come restituirli? La sanzione prevista è l’interruzione (momentanea) dei contributi per l’anno in corso e l’ufficio di presidenza del Pirellone ha deciso di sospendere in via cautelare proprio l’erogazione dei contributi per il primo trimestre della nuova legislatura.
Duecentoventimila euro «congelati».
«Ma è un atto ricognitivo e non dispositivo», ricorda il presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo.
Perchè rimangono tante le incognite di natura giuridico-legale da risolvere.
«I gruppi oggi esistenti inoltre non corrispondono più a quelli della nona legislatura e quasi tutti i capigruppo sono cambiati», spiega lo stesso Cattaneo.
Tra le ipotesi in campo, quella di «stornare» dal finanziamento per l’anno in corso, per ogni singolo gruppo, le spese illegittimamente rimborsate l’anno scorso.
Facile immaginare le resistenze (ieri la riunione dell’ufficio di presidenza è stata assai nervosa), soprattutto dai gruppi che hanno in pancia i «debiti» più pesanti.
Andrea Senesi
(da “il Corriere della Sera”)
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