RICETTE ANTI-CRISI, L’APPELLO DEL MONDO DELLA FINANZA: “TASSARE LE TRANSAZIONI FINANZIARIE”
LA LETTERA INVIATA AI LEADER EUROPEI E DEL G20: “E’ LA STRADA GIUSTA”
Cinquantadue professionisti del mondo della finanza hanno scritto ai leader del G20 e dell’Europa per chiedere che sostengano la tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) volta a generare risorse per “le persone più bisognose nei propri paesi e nelle nazioni più povere del mondo”.
La lettera, firmata da autorevoli professionist di Wall Street, della City di Londra e di altre piazze finanziarie europee, afferma che la TTF “permetterebbe di riequilibrare I mercati finanziari prendendo le distanze da una mentalità di trading a breve termine che ha contribuito all’instabilità dei nostri mercati finanziari. Questa tassa ha anche il pregio di generare un gettito rilevante”.
Tra i firmatari, Arielle de Rothschild, Managing Director del Rothschild Group, Andreas Neukirch, President del GLS Bank, in Germani, Barry Marshall, ex Chief Operating Officer del Gartmore Group e Dr William Barclay ex senior Vice President del Chicago Stock Exchange oltre a otto ex dirigenti della Goldman Sachs e JP Morgan.
La lettera respinge le affermazioni dei critici della TTF secondo cui questa tassa provocherebbe danni all’economia.
Nella lettera si spiega infatti che la TTF — detta anche Robin Hood Tax dalle campagne internazionali che chiedono che il gettito sia destinato per combattere la povertà – “avrebbe un effetto irrisorio sugli investimenti a lungo termine” e che “una piccola tassa sulle transazioni migliorerebbe il funzionamento dei mercati”.
Si fa notare inoltre, che il valore delle transazioni finanziarie è attualmente settanta volte le dimensioni dell’economia reale e che gran parte di questo aumento è dovuto all’uso di computer che permettono lo scambio in frazioni di secondo traendo profitti dalle brevissime oscillazioni di mercato senza che si contribuisca in alcun modo alle funzioni fondamentali del mercato primario: incrementare gli investimenti allocando efficientemente le risorse e mitigando i rischi.
Questa lettera arriva proprio a pochi giorni dal lancio della Robin Hood Tax Campaign negli USA e alla vigilia del vertice dei Ministri delle Finanze europei che si terrà a Lussemburgo.
Questo vertice insieme al Consiglio Europeo della prossima settimana potrebbero rompere la situazione di stallo provocata dall’opposizione della Gran Bretagna all’introduzione della tassa su scala europa.
Una coalizione di stati, che includa Germania, Francia, Italia e Spagna, potrebbe comunque far avanzare la proposta e superare quindi l’ostruzionismo britannico per la soluzione a 27 Stati Membri.
Una recente analisi della Commissione Europea ha confermato che l’impatto della TTF potrebbe avere un effetto positivo sulla crescita.
Questa lettera dal mondo della finanza, si aggiunge alle dichiarazioni favorevoli alla tassa già espresse da Bill Gates, dal Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace, dall’Arcivescono di Canterbury, e da oltre mille economisti — tra cui il Premio Nobel Stiglitz — che hanno sostenuto pubblicamente la Robin Hood Tax.
Questa lettera ribadisce che la TTF è un’opportunità storica che non può essere accantonata.
Forme di tassazione delle transazioni finanziarie, applicate su alcuni strumenti finanziari, hanno già dato prova di essere efficaci, è il caso di quanto già avviene in Gran Bretagna, in Sud Africa, ad Hong Kond, in Svizzera e in India, paesi in cui da queste tassazioni si generano risorse per miliardi di dollari all’anno.
(da “La Stampa“)
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