RILASCIATO UNO DEGLI AGENTI ARRESTATI PER LA MORTE DI GEORGE FLOYD: HA PAGATO 750.000 DOLLARI DI CAUZIONE
UNA CIFRA SPROPOSITATA PER LO STIPENDIO DI UN AGENTE DI POLIZIA
Thomas Lane, uno dei quattro agenti di polizia arrestati a Minneapolis per la morte di George Floyd, è stato rilasciato dopo aver versato una cauzione di 750mila dollari.
Stando a quanto riportano i media internazionali, il 37enne avrebbe lasciato il carcere della contea di Hennepin, con condizioni, poco dopo le 16 di ieri.
Gli altri agenti rimangono in cella. Lane era entrato in carcere il 3 giugno scorso con l’accusa di concorso in omicidio di secondo grado in relazione alla morte di Floyd, deceduto dopo l’arresto durante il quale l’agente Derek Chauvin gli aveva tenuto il ginocchio sul collo per 8 minuti e 46 secondi.
Chauvin rimane in carcere con le accuse di omicidio di secondo e terzo grado e omicidio colposo di terzo grado.
Gli altri ex poliziotti – Tou Thao, J. Alexander Kueng e lo stesso 37enne Lane – dovranno rispondere delle accuse di aver aiutato e favorito sia l’omicidio involontario di secondo grado sia l’omicidio colposo di secondo grado.
Per loro è stata fissata una cauzione di un milione di dollari ciascuno senza condizioni e di 750.000 dollari con condizioni. Per Chauvin la cauzione è di 1,25 milioni di dollari senza condizioni ed un milione di dollari con condizioni. La prossima udienza è prevista per il 29 giugno.
Nel frattempo almeno dodici città — Phoenix, Los Angeles, Sacramento, San Diego, Broward County (Florida), Miami, Chicago, Washington DC, Minneapolis, New York, Denver e Houston — hanno messo al bando le manovre di soffocamento attuate dalla polizia durante l’arresto. A riportarlo è la Cnn.
La tecnica di soffocamento è stata oggetto di controversie per anni, in particolare dopo la morte di Eric Garner nel 2014, dopo che un agente di polizia venne accusato di averlo soffocato.
Toccante il discorso pronunciato ieri dal fratello di Floyd davanti ai membri del Congresso: “George è morto per una discussione su 20 dollari. È questo che vale un afroamericano nel 2020?”. Queste le parole di un commosso Philonise Floyde al cospetto della commissione giustizia della Camera: “Sono qui per chiedervi basta dolore”.
(da agenzie)
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