ROMA, DOVEVANO SPEGNERE LE SLOT MACHINES, NEANCHE QUESTO SONO RIUSCITI A FARE
AVEVANO PROMESSO CHE LE MACCHINETTE POTEVANO STARE ACCESE SOLTANTO 8 ORE AL GIORNO, MA NESSUNO FA RISPETTARE I DIVIETI
“Non pubblicate il mio nome, vi prego. Ho già tanti problemi in famiglia…”.
Esordisce così uno dei tanti giocatori afflitti da ludopatia, ipnotizzato come tanti dai rulli delle slot machines che in Italia sono decisamente più numerose che nel resto del mondo. Gli italiani buttano un miliardo di euro al mese dentro a quelle macchinette. Soltanto a Roma, ce ne sono più di 50.000
“Non mi considero più nemmeno un giocatore. Quando ero giovane giocavo a carte, alle corse dei cavalli, a tutto. Ho sempre avuto questa tendenza purtroppo, ma era anche una passione, e a volte vincevo. Ora mi sento come un pollo di allevamento. Sto seduto, premo un pulsante, guardo la ruota che gira e affondo nei debiti”.
A fine giugno, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha deciso che le slot machines potevano stare accese soltanto 8 ore al giorno.
“A luglio e ad agosto -racconta il giocatore- è stato così. Spesso le trovavo spente e stavo lentamente perdendo questa bruttissima abitudine. Quest’anno sono persino riuscito a portare in vacanza mia moglie e mio figlio, perchè qualche euro sono riuscito a salvarlo”.
E poi, cos’è accaduto?
“Da settembre è ricominciato tutto come prima. Dicono che applicano pesantissime multe a chi le tiene accese più di 8 ore, ma a parte qualche bar, ora sono di nuovo tutte accese. E io sono di nuovo nei guai. Frequento anche un corso per guarire dalla ludopatia. Ma come fai a difenderti se ogni volta che entri in un locale qualsiasi trovi le slot machines accese?”
(da Globalist)
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