SALVINI A CENA IN GALERA, INTANTO SI ABITUA
AL RISTORANTE “IN GALERA” DEL CARCERE DI BOLLATE, GESTITO DAI DETENUTI… LA GIORNALISTA CHIRICO: “IL MINISTRO SIA’ PIU’ GARANTISTA, AI POLITICI FAREBBE BENE QUALCHE GIORNO DIETRO LE SBARRE”
Metti una sera a cena. Al ristorante “InGalera”. Con Annalisa Chirico, il cappellano del carcere e la presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano e altri fra cui Paolo Scaroni e Urbano Cairo.
Per Matteo Salvini sarà una serata speciale quella di stasera: il ministro dell’Interno ha accettato l’invito e cenerà tra i tavoli del carcere di Bollate, gustando le pietanze che saranno preparate e servite dai detenuti.
L’evento – scrive La Stampa – è stato organizzato dall’associazione “Fino a prova contraria” di Annalisa Chirico. “Lo farò diventare più garantista”, spiega la giornalista in un’intervista a Libero.
“Quello di Bollate è un carcere-comunità modello. Qui gli ergastolani stanno in camere singole, si fa l’ortocultura e c’è appunto un ristorante affidato a una cooperativa di detenuti, aperto al pubblico e con camerieri assunti e pagati”.
L’obiettivo dichiarato è sensibilizzare Matteo Salvini sull’utilità di imparare un mestiere anche dietro le sbarre, durante la detenzione, nella prospettiva di tornare liberi e ricominciare. Annalisa Chirico spiega di voler strappare al ministro una promessa: quella di non dire mai più frasi come “marcire in galera”, neanche a casi estremi come quello di Cesare Battisti, perchè, continua, “non si addicono a un uomo di Stato”.
“La soluzione, nell’immediato, non è costruire più carceri. È occuparsi di quelli attuali”.
Annalisa Chirico ricorda i problemi dei processi infiniti e del sovraffollamento nelle carceri.
“Leonardo Sciascia suggeriva ai magistrati freschi di concorso di trascorrere almeno tre notti in galera, tra i comuni detenuti, un’esperienza necessaria per comprendere l’onore e l’onere insiti nella loro funzione. Penso che anche ai politici farebbe bene qualche giorno dietro le sbarre”
(da “Huffingtonpost“)
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