SALVINI DICE CHE L’ITALIA ACCOGLIE TROPPI MIGRANTI? IN GRAN BRETAGNA NE SONO ARRIVATI UN MILIONE IN UN ANNO
È IL RECORD DI ARRIVI PER LONDRA: TANTISSIMI VANNO OLTREMANICA PER MOTIVI DI STUDIO O LAVORO
Sono cifre da capogiro, specialmente se viste dall’Italia: in Gran Bretagna in un anno sono arrivati oltre un milione di nuovi immigrati (e pure se si considera che oltre 500 mila persone hanno lasciato il Paese, il saldo netto è comunque di mezzo milione).
È il record di arrivi dal dopoguerra ed è dovuto in buona parte all’afflusso di rifugiati dall’Ucraina (circa 190 mila), da Hong Kong (quasi 150 mila) e dall’Afghanistan (22 mila).
Ma sono tantissimi anche gli ingressi per motivi di studio o di lavoro: solo che la dinamica si è rovesciata rispetto agli anni pre Brexit. Adesso il boom di immigrati è dai Paesi extra europei, mentre i cittadini Ue continuano a tornarsene indietro (il saldo negativo per loro è di oltre 50 mila persone in un anno).
Per fare qualche esempio, gli studenti indiani sono cresciuti del 273% dal 2019, con 128 mila visti, mentre quelli nigeriani sono saliti del 650%, arrivando oltre i 50 mila.
Anche per i visti di lavoro gli indiani sono al primo posto, con 56 mila ingressi, mentre gli immigrati dallo Zimbabwe sono aumentati addirittura del 1.576%. È la conferma che con l’uscita dall’Unione europea la Gran Bretagna non ha affatto alzato il ponte levatoio, ma ha visto solo una mutazione della natura dell’immigrazione: e infatti ormai i visti di lavoro per gli europei rappresentano appena l’11% del totale.
Ma queste cifre sono comunque un problema politico: perché il voto per la Brexit era stato (anche) una richiesta di ridurre il flusso migra-torio, mentre invece sta succedendo il contrario.
E all’immigrazione legale si aggiunge quella illegale degli sbarchi attraverso la Manica, ormai a 40 mila quest’ anno. Il governo di Rishi Sunak cerca di correre ai ripari e annuncia un freno ai visti per gli studenti, che verrebbero limitati alle sole università d’élite: ma nelle preoccupazioni degli elettori l’immigrazione, dopo essere scivolata indietro, è tornata ai primi posti, subito dopo l’economia e l’inflazione.
(da Il Corriere della Sera)
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