SALVINI DICE CHE NON PUO’ GOVERNARE CHI NON VINCE LE ELEZIONI, MA NEL 2018 SALI’ AL GOVERNO ARRIVANDO TERZO
M5S E PD OTTENNERO PIU’ VOTI DELLA LEGA
Matteo Salvini ammette di aver preso parte al governo (per poco più di un anno) per colpa di una legge elettorale sbagliata (e che non ha fatto nulla per cambiare durante il suo mandato e il suo ruolo da vicepremier e da Ministro dell’Interno).
È quanto si evince dall’intervista del leader della Lega a Libero quotidiano.
Si parla di prossime elezioni e dell’esigenza di cambiare lo status quo prima di restituire (al più presto, si auspica il senatore) la parola agli italiani per scegliere il prossimo parlamento. E sulle elezioni Salvini tira fuori la carta del governo dato a chi non vince la tornata. Esattamente come accaduto a lui nel 2018.
Parlando della riforma del sistema elettorale, Matteo Salvini ha dichiarato: «Prima si va al voto e prima gli italiani saranno governati da chi le elezioni le vince, e non da chi le perde sistematicamente. Questo per dire che il dibattito sulla legge elettorale non mi appassiona, soprattutto perchè temo possa diventare un pretesto per perdere mesi e allontanare le urne. Detto ciò, se c’è un sistema che funziona è quello delle elezioni regionali, dove la sera dello scrutinio si sa subito chi ha vinto e chi ha perso».
Si tratta, ovviamente, di un attacco al Partito Democratico (e non al M5S, partito di maggioranza parlamentare).
Ma c’è una cosa che il leader della Lega sembra aver dimenticato. Facciamo un passo indietro e torniamo alle elezioni Politiche del 2018.
È il 5 marzo — giorno dopo la chiusura delle urne — quando il risultato elettorale mostra alcuni dati: alla Camera dei deputati i pentastellati ottengono il 32,66% dei consensi (133 seggi), il Partito Democratico il 18,72% (86 seggi) e la Lega il 17,33% (73 seggi). Discorso simile al Senato: M5S al 32,21% (68 seggi), Pd al 19,12% (43 seggi) e Lega al 17,62% (37 seggi). Più staccate tutte le altre forze politiche.
Insomma, in quell’occasione la Lega non vinse la tornata elettorale e neanche arrivò seconda. Nonostante il terzo posto — soprattutto per via del mancato e all’epoca impossibile accordo tra Pd e M5S — fu proprio il Carroccio a entrare nella maggioranza di governo (e parlamentare) dopo l’accordo con i pentastellati.
Insomma, quando si parla di elezioni Salvini dovrebbe ricordare la storia del 2018 e il governo di cui ha fatto parte non vincendo, ma arrivando terzo. Che poi è una contestazione fatta da Giorgia Meloni nei confronti del Carroccio pochi mesi dopo l’entrata in funzione del governo Conte-1.
(da agenzie)
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