SALVINI SPARA CAZZATE E LO SPREAD VA OLTRE I 150 PUNTI
MILANO PERDE QUASI IL 3%, FANALINO DI CODA IN EUROPA
Lo spread tra Btp e Bund torna a salire a 150 punti base, mentre Lega e M5s dicono di essere alla stretta finale per dar vita al nuovo governo.
Dopo i moniti dell’Europa sul rispetto delle regole, in particolare dell’impegno a far scendere il debito pubblico, secondo la piattaforma Bloomberg il Btp decennale italiano di riferimento è tornato a rendere il 2% e il differenziale con gli omologhi titoli tedeschi si è portato fino a 150,1 punti (dai 130 della chiusura di ieri sera): massimi da metà gennaio.
Nelle sale operative, annota l’agenzia finanziaria Usa, pesa soprattutto l’indiscrezione di un possibile accordo sulla richiesta all’Eurosistema di cancellare 250 miliardi di debito italiano.
Un’idea che rimette al centro del dibattito soluzioni radicali: Jason Simpson, da Societe Generale, ricorda come i mercati hanno dato per scontato – negli ultimi mesi – che gli aspetti più estremi dei programmi elettorali sarebbero stati limati.
Il rialzo di queste ore, va detto, s’iscrive in una generale crescita dei rendimenti del comparto obbligazionario. Per gli addetti ai lavori è da leggere come un segnale di preoccupazione, anche se gli isterismi del passato erano ben altra cosa.
“Brutta reazione stamane sia per l’azionario che per il governativo dopo il contratto pubblicato ieri sera”, dice a caldo Vincenzo Longo da IG Markets. “Anche se i partiti hanno detto di aver rivisto i punti più discussi, gli investitori sembrano essere rimasti spiazzati dalle ipotesi (poco credibili e realizzabili) prese in considerazione dalle parti politiche”.
A Milano, Piazza Affari peggiora repentinamente a metà mattina e quindi arriva a perdere il 2,5%. Soffre il comparto bancario, che viene come sempre penalizzato dalla crescita dello spread.
In positivo le altre Borse europee: Londra sale dello 0,1%, Francoforte aggiunge lo 0,2% e Parigi è invariata.
(da agenzie)
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