SALVINI VENDE RADIO PADANIA A UN CALABRESE : “CHI DISPREZZA SI FA COMPRARE”
LEGA SEMPRE PIU’ IN CRISI: DOPO AVER DISMESSO LA TV E IL GIORNALE, ORA TOCCA ALLA RADIO… E INCASSA 2 MILIONI DI EURO DA LORENZO SURACI, PATRON DI RTL
Non si arresta la crisi economica in casa Lega.
Dopo Telelombardia (chiusa nel 2014) e la Padania nel 2015), ora tocca a Radio Padania. Il Carroccio perde così l’ultimo baluardo dell’impero mediatico costruito da Umberto Bossi a partire dalla fine degli anni Novanta.
Matteo Salvini (che, tra l’altro, ha iniziato il suo percorso nella Lega proprio dai microfoni di Radio Padania) ha dato il via libera alla cessione della concessione nazionale dell’emittente a Lorenzo Suraci, creatore della galassia Rtl 102.5.
L’operazione (secondo alcune voci, la cifra è di 2,1 milioni di euro mentre la Lega parla di “cifre decisamente inferiori”) permetterà così alla radio di sopravvivere sulle frequenze locali, ma solo se i ricavi e le donazioni lo consentiranno.
L’idea alla base dell’operazione che va avanti da tempo – viene spiegato infatti – è quella di “ridimensionare” la radio e farla diventare una “emittente locale priva di contributi pubblici e di partito”
“Radio Padania venduta a un calabrese”: l’ironia sui social.
La notizia economica però assume una colorazione del tutto ironica da quando rimbalza sui social. Gli utenti, soprattutto quelli non amici della Lega, hanno postato valanghe di tweet che giocano sulla regione di nascita di Surace – la Calabria – e sulla propensione non certo meridionalista del partito di Salvini.
Anzi, le battute sono tutte rivolte contro il Carroccio e, in particolare, contro Salvini colpito, sottolineano gli utenti, da una specie di nemesi.
Eccone alcune: “Dio c’è e consuma ‘nduja”, “chi disprezza si fa comprare”.
Per qualcuno è il karma, o una divinità che parteggia per i meridionali.
(da agenzie)
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