SCANDALO SLOT: IL PM CHIEDE 98 MILIARDI, SENTENZA ENTRO DUE MESI
PROCESSO PER MAXI EVASIONE: LINEA DURA CONTRO LE CONCESSIONARIE DEI GIOCHI… IN BALLO C’E’ L’EQUIVALENTE DI SEI FINANZIARIE: CONCLUSO IL GIUDIZIO, ORA SI ATTENDE LA SENTENZA…TUTTI I POTERI FORTI SI SONO MOSSI PER RIDURRE LA MULTA FINO A SOLI 500 MILIONI
Pochi avrebbero scommesso che il processo arrivasse alle sue conclusioni, tra mille richieste di rinvio.
Con gli interessi in gioco che ci sono, i tentativi di insabbiamento più volte tentati dal potere politico, e con le lobbies che hanno cercato in tutti i modi di bloccarlo.
Invece il processo almeno formalmente è giunto al termine con le richieste del pubblico ministero e le arringhe dei difensori.
Ultimo atto prima della sentenza che è prevista entro un paio di mesi.
I giudici dovranno decidere sul caso più clamoroso di danno alle casse dello Stato che dei magistrati italiani abbiano mai dovuto affrontare.
Si sono giocate otto ore di battaglia processuale.
Durissimo il pm: le slot machine, ha spiegato Smiroldo, prima del 2002 erano illegali e terreno di conquista della criminalità organizzata.
Poi si volle regolamentare il settore, rendendo legale in Italia questa forma di gioco d’azzardo. Ma a una condizione: ogni macchinetta doveva essere collegata a un sistema telematico di controllo.
Doveva cioè inviare alla Sogei, la società informatica del ministero dell’Economia, i dati di ogni singola giocata.
Perchè fossero applicate le tasse e ci fosse un controllo dello Stato su tutto il business.
Così non è avvenuto, il sistema di controllo ha fatto cilecca per anni: le macchinette che venivano interrogate a distanza dal cervellone del ministero non rispondevano.
Conclude quindi Smiroldo che il gioco sarebbe stato legale solo se controllato dallo Stato, in quanto era proprio la verifica informatica a garantire i cittadini giocatori.
Questo non è accaduto e i problemi tecnici delle concessionarie hanno fatto diventare lo Stato biscazziere.
Ciò ha indotto il pm a chiedere anche il risarcimento per la campagna promozionale dei Monopoli in quanto “è stata una pubblicita ingannevole”.
Gli italiani sono stati ingannati: da qui le richieste del pm di 98 miliardi di euro.
Anche se, sostiene il pm, la questione non è di cifre, l’importante è che il danno erariale, soprattutto nel periodo 2004-2007, sia riconosciuto dalla Corte.
Corte che ha respinto le richieste di rinvio, sollevate dai difensori.
Il pm ha formulato una richiesta principale e tre subordinate.
Ha chiesto la conferma dei 98 miliardi e ha esposto anche i documenti arrivati alla procura negli ultimi mesi, in cui tutti si sono mossi per cercare di ridurre la multa ai concessionari, compreso il Consiglio di Stato e una apposita commissione del ministero dell’Economia.
Tanto per far capire l’aria che tira a favore delle concessionarie.
Un secondo metodo di calcolo porta la cifra a 2,7 miliardi, un terzo a 800 milioni, un altro fatto dalle concessionarie a 500 milioni.
Tenete presente che le slot, nei primi 9 mesi del 2010 hanno incassato 44 miliardi, previsione circa 60 a fine anno.
E sono in arrivo le nuove videolottery.
Immaginate quanto possono aver guadagnato i concessionari senza il controllo del terminale del Ministero.
Eppure alla fine pagheranno poco e nulla, questa la nostra sensazione.
Le tasse si fanno pagare solo ai cittadini normali?
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