SCARONI DICE NO A BERLUSCONI: “APPOGGERO’ SALA, NON FACCIO POLITICA”
BERLUSCONI: “NON FARO PIU’ IL CANDIDATO PREMIER, SOLO IL PADRE NOBILE”
Padre nobile, ma non premier. Le anticipazione al libro di Bruno Vespa rivelano il nuovo ruolo che Silvio Berlusconi immagina per sè.
L’ex presidente del Consiglio si sfila dalla corsa alla leadership del centrodestra. «Molti mi percepiscono ormai come un politico di professione ».
Ecco perchè bisogna voltare pagina. La ricetta del leader di Fi prevede che a guidare la coalizione dei moderati sia «una persona che ha dimostrato nella vita di saper fare molto bene e ha saputo conquistarsi la fiducia di un pubblico vasto con la sua attività fuori della politica ». Insomma, un nuovo Berlusconi.
L’identikit dell’ex Cavaliere rimanda al profilo di Mario Draghi o di Sergio Marchionne. O, comunque, a «una personalità di quel livello».
La fondazione Luigi Einaudi, acquisita qualche giorno fa, sarà il punto di partenza per gettare le basi e per far ripartire il “rassemblement” dei moderati.
Un think tank in cui possano convergere «le personalità di diversi campi e i rappresentanti di tutti le associazioni professionali ».
Dalla fondazione al ritorno a Palazzo Chigi il passo è breve. Berlusconi pensa a un esecutivo di 18 membri — 12 dalla società civile e 6 dai partiti — con alle Infrastrutture l’ad di Finmeccanica Mauro Moretti, alla Ricerca l’astronauta Samantha Cristoferetti. E al Viminale l’ex comandante dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli.
Il programma c’è già . Diviso in sei capitoli e concordato con gli alleati Matteo Salvini (Lega Nord) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia).
Con la flat tax «per cambiare l’Italia».
Il primo appuntamento, che segnerà il passo alla road map del “padre nobile “, sarà la manifestazione leghista in calendario l’8 novembre. Lì si ritroveranno sullo stesso palco Salvini, Berlusconi e Meloni.
E sarebbe già stato fissato un incontro all’inizio della settimana, ad Arcore, in cui il Cavaliere e il leader del Carroccio fisseranno la scaletta della kermesse in modo da concordare il messaggio da far veicolare.
Di certo, parleranno dell’appuntamento clou della primavera 2016, le amministrative. Milano e Roma sono le due partite nelle quali il centrodestra cercherà di rovinare i giochi al centrosinistra.
Su Milano, dopo il no di Paolo Del Debbio, Berlusconi avrebbe pensato a Paolo Scaroni per il dopo Pisapia.
Ma, persone vicine all’ex di Eni, assicurano che non ha ricevuto alcuna offerta.
Anzi. Scaroni appoggerà Giuseppe Sala, una figura che conosce Milano e ha fatto un lavoro eccellente per l’Expo.
(da “La Repubblica”)
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