SCELTA CIVICA METTE ASSIEME I COCCI LIBERALI: “USCIRE DALL’EURO NON SERVE”
A MILANO AVVIO DELLA CAMPAGNA EUROPEA… GUY VERHOFSTADT: “UNIONE BANCARIA EUROPEA E MERCATO UNICO FINANZIARIO, ENERGETICO E DEI SERVIZI”
L’obiettivo è chiaro e semplice: superare la soglia del 4% ed entrare nell’europarlamento.
Parte da Milano la campagna elettorale di Scelta civica per le elezioni europee. Ma per la lista di coalizione Scelta europea (partecipano anche Centro democratico e Fare per fermare il declino) è un obiettivo difficile, visti i sondaggi che danno al movimento meno del 3%.
E per l’occasione, all’appuntamento di Milano è arrivato anche Guy Verhofstadt, il candidato alla guida della commissione europea per Alde, il gruppo dei liberali all’europarlamento, con cui Scelta europea è apparentata.
Proprio Verhofstadt va dritto al punto della campagna convintamente europeista del movimento fondato da Mario Monti: “Per noi di scelta europea – spiega nel suo intervento – uscendo dall’euro non si sconfiggono crisi e disoccupazione”.
Al contrario, ci sono “quattro cose da fare: unione bancaria europea e mercati finanziario, energetico e dei servizi unici”.
Non solo: Scelta europea “si batterà ” a Bruxelles e Strasburgo “anche per garantire libertà fondamentali e diritti civili”.
L’obiettivo di medio periodo è “un’Europa federale”: solo così “gli Stati membri potranno ritrovare la propria sovranità “. E le “elezioni del 25 maggio saranno decisive per plasmare il futuro dell’Europa e dell’Italia”.
Un concetto ripreso da Stefania Giannini, che spiega come “le prossime elezioni europee, per essere davvero tali, dovranno avere liste transnazionali”.
E “chi farà non una scelta, ma la scelta europea liberale e democratica si metterà in posizione di vantaggio rispetto al futuro”.
Perchè “chi vota Scelta europea – rivendica – sceglie di guardare al futuro e non di ritornare al passato. Noi ci mettiamo la faccia”.
La Giannini continua: “Da giovane – racconta – andai in Europa sentendomi straniera. Oggi i nostri giovani vanno in Europa da cittadini europei”.
Per il segretario di Sc “le prossime elezioni europee, per essere davvero tali, dovranno avere liste transnazionali”. E “chi farà non una scelta, ma la scelta europea liberale e democratica si metterà in posizione di vantaggio rispetto al futuro”.
(da “il Corriere della Sera“)
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