SCONTRI DI FIRENZE: DA ANTAGONISTI A GREGARI DI BERSANI, GRILLO, SALVINI E BERLUSCONI
CHE TRISTE FINE: QUANDO RENZI HA RIDOTTO I DIRITTI DEI LAVORATORI NESSUNO LI HA VISTI, ORA LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE SAREBBE LA MODIFICA DEL SENATO?
I FATTI
Lancio di bottiglie, fumogeni, bombe carta e la carica delle forze dell’ordine alla manifestazione organizzata contro il governo Renzi, il referendum e la Leopolda.
Un migliaio di persone si sono ritrovate in piazza, nonostante il divieto della questura che aveva proibito il corteo verso la Leopolda, e autorizzato solo un presidio. Ma i manifestanti avevano annunciato: “Vogliamo arrivare alla kermesse, non accettiamo divieti”, avevano detto.
Così alle 16 sono scoppiati gli scontri, le cariche e i lanci di oggetti con contusi tra le forze dell’ordine e i manifestanti che hanno divelto interamente il cantiere in piazza San Marco e si sono asserragliati dietro le transenne. Un agente è rimasto ferito, forse dallo scoppio di una bomba carta , altri 4 sarebbero contusi.
La manifestazione era formata da antagonisti, centri sociali, dal “Comitato Firenze dice no”: “Siamo qui per rappresentare una realtà sociale che alla Leopolda non è rappresentata quella dei giovani che lavorano con i voucher”.
L’ANALISI
Il governo Renzi, in pochi anni, ha eliminato l’art. 18, ha buttato 16 miliardi di presunti “incentivi” alle imprese per creare appena 200.000 posti di lavoro precari (stante la possiblità di licenziare in qualsiasi momento, anche senza giusta causa, regalando una mancetta), ha liberalizzato la nuova frontiera dello sfruttamento del lavoro precario costituito dai voucher, non ha rinnovato i contratti di intere categorie, ha favorito lobby e banche, non ha assunto nessuno (salvo poche decine di migliaia di docenti, ma solo perchè una condanna della Corte di Giustizia europea lo imponeva), la disoccupazione ha raggiunto il tetto massimo dal dopoguerra, con particolare penalizzazione per i giovani e il Sud, le code alla Caritas sono raddoppiate e impazza la guerra tra poveri.
Bene, saranno stati argomenti validi per protestare sotto le finestre del Palazzo?
Non per i sedicenti “antagonisti” per i quali, oggi lo abbiamo capito, il vero pericolo per il nostro Paese è solo se il Senato viene cambiato nella sua formazione e composizione.
E’ così che che da antagonisti sono diventati funzionali al disegno di chi vuole scalzare Renzi solo per ripicche interne (minoranza Pd) o per fregargli la poltrona (Grillo e centrodestra).
La “svolta autoritaria” oggi viene solo perfezionata, qualcuno glielo spieghi: il premio di maggioranza è già in vigore da anni e nessuno ha mosso un dito per impedire la concentrazione di poteri in mano di pochi e la fine della rappresentanza delle minoranze autonome in Parlamento, sancita dalla soglia proibitiva da superare per chi non gode di contributi pubblici.
Vedere presunti antagonisti prestarsi al gioco di presunti oppositori a un presunto governo “politico” fa solo sorridere: una volta erano gli ideali e la passione politica a far scendere in piazza, oggi l’ictus rivoluzionario pare scatti solo al pensiero che in Senato ci vada un consigliere regionale raccomandato invece che un candidato senatore raccomandato.
A dimostrazione che la coglioneria è ormai trasversale e nessuno ne è più immune.
I poteri forti ringraziano: loro, chiunque vinca, sono sempre ben rappresentati.
Leave a Reply