SCONTRO TRA I LE PEN: “MIO PADRE CI DANNEGGIA”, JEAN MARIE: “SIETE DIVENTATI COME GLI ALTRI PARTITI”
DOPO LA PUBBLICAZIONE SUL SITO DEL PARTITO DI UN VIDEO ANTISEMITA DEL VECCHIO FONDATORE, LA FIGLIA SI RIBELLA… SE IN ITALIA IL “TRADITORE” E’ FINI, PER LA MELONI E GLI EX AN LA TRADITRICE DOVREBBE ESSERE LA LORO ALLEATA MARINE
Le Pen padre contro Le Pen figlia, si acuisce lo scontro tra il fondatore del Front National, Jean-Marie e la figlia Marine, protagonisti di uno psicodramma politico-familiare senza precedenti nella storia del partito.
Ieri, per la prima volta, la figlia si è scagliata con forza contro una battuta dalle forti connotazioni razziste e antisemite del padre ottantacinquenne, che a fine maggio è stato rieletto per un terzo mandato all’Europarlamento di Strasburgo.
In un video pubblicato sul sito del Front National – che nel frattempo Marine ha fatto rimuovere – l’anziano politico attaccava numerosi artisti che hanno preso posizione contro il Fn: tra loro la cantante Madonna, l’umorista Guy Bedos, il campione di tennis Yannick Noah e il popolarissimo cantante di origini ebraiche, Patick Bruel, campione di vendite in Francia.
Le critiche di Bruel? “La prossima volta ne faremo un’infornata…”, commentava soddisfatto Jean-Marie Le Pen, suscitando shock e indignazione in tutto il Paese. Tanto che il governo socialista di Francois Hollande ha chiesto di procedere alla sua espulsione dal partito.
Ma questa volta a reagire in modo inedito è stata anche la bionda Marine, da tempo impegnata nel ripulire l’immagine del partito.
Vista “la lunghissima esperienza politica di Jean-Marie Le Pen, non aver saputo vedere in anticipo l’interpretazione che sarebbe stata fatta di quella formulazione è un errore politico di cui il Front National subisce le conseguenze”, ha tuonato la Le Pen, forte del suo risultato nelle elezioni europee, dove il Fn si affermato come primo partito di Francia.
La risposta del padre non si è fatta attendere: “Considero che l’errore politico sia di quelli che si sono allineati al pensiero unico”.
E ancora: “Vorrebbero assomigliare agli altri partiti politici. Se questo è il desiderio di un certo numero di dirigenti del Fn, ci sono riusciti. Sono loro che hanno fatto un errore politico, non io”, ha proseguito Jean-Marie intervistato questa mattina da radio RMC, in quello che è un chiaro monito contro la linea politica della figlia.
Condannando per la prima volta le parole del padre, Marine compie una tappa supplementare nella sua strategia di rinnovamento dell’immagine del partito, ponendosi inoltre come vero ed unico capo, forte dell’exploit nel voto Ue.
La presidente del Fn, che ha già qualificato la Shoah come il “massimo della barbarie” (mentre il padre è stato condannato per aver definito le camere a gas “un dettaglio della storia”) non può più permettersi di tollerare le provocazioni di papà .
Motivo? Minacciano pesantemente le sue ambizioni per le elezioni presidenziali del 2017 e ostacolano la sua volontà di formare, insieme agli altri euroscettici d’Europa, un gruppo indipendente al Parlamento di Strasburgo.
Per la proprietà transitiva, sembra di ritornare alle accuse di “traditore” che certi ex An hanno rivolto a Fini (quando, per inciso, Fini l’ha sempre pensata in un certo modo fin da quando Almirante lo impose come suo erede).
Una situazione imbarazzante per la ditta Meloni & associati: in questo caso parrebbe evidente che dovrebbero indicare Marine come traditrice del FN delle origini.
Ma allora perchè si sono alleati con lei?
Beh, se sono duri e puri, fanno sempre in tempo a giurare fedeltà a Jean Marie…
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