SGOMBERATO IL PORTO DI TRIESTE, RISTABILITA LA LEGALITA’
UNA MINORANZA NON PUO’ ILLEGALMENTE IMPEDIRE AGLI ALTRI DI LAVORARE… PER CHI NON HA IL CERVELLO A POSTO ESISTONO OTTIMI REPARTI DI PSICHIATRIA
Il varco 4 del porto di Trieste è stato sgomberato. I manifestanti “no Green pass” si trovano ora nel parcheggio in fondo alla zona presidiata da venerdì scorso. Alcuni mezzi della polizia sono giunti al presidio a inizio mattina. I manifestanti li attendevano seduti dall’altro lato del Varco lungo la strada seduti a terra intonando “La gente come noi non molla mai” e “Libertà”.
I poliziotti, scesi dai mezzi in tenuta antisommossa, hanno più volte invitato i manifestanti a disperdersi “in nome della legge” poi sono stati azionati gli idranti. “Dobbiamo rendere fluida l’attività del porto”, ha spiegato un dirigente della Polizia ad alcuni occupanti. E ha aggiunto: “Dovete liberare il porto per favore, voglio evitare che vi facciate male”.
Nel frattempo polizia e alcuni portuali sono entrati in contatto, dopo che gli agenti hanno fatto alzare da terra i manifestanti. Alcuni di loro sono stati fermati. “Staremo qui, è un nostro diritto” aveva detto in mattinata l’ex portavoce del CLPT Stefano Puzzer parlando ai presenti. “La nostra preoccupazione è che nessuno si faccia male”. Lo stesso Puzzer ha poi annunciato il prolungamento dello sciopero fino al 21 ottobre.
Dopo lo sgombero, la polizia ha sparato lacrimogeni sui manifestanti, disperdendo la folla che continuava a stazionare. In tanti, dunque, sono arretrati su via dei Campi Elisi.
(da agenzie)
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