SGOMBERO DEL CIRCOLO FUTURISTA DI CASAPOUND, SCONTRI E DUE AGENTI FERITI
IL PROVVEDIMENTO GIUDIZIARIO DI SEQUESTRO EMANATO DA TEMPO
Alle 6 di mattina del 20 gennaio a Roma, durante lo sgombero, emesso dall’autorità giudiziaria, dei locali del circolo futurista di Casapound In via degli Orti di Malabarba, in zona Casalbertone, decine di persone, per lo più con i volti coperti, hanno aspettato l’arrivo dei poliziotti.
Lancio di fumogeni, cariche da parte dei manifestanti, decisi a non allontanarsi dall’ingresso dello stabile, e respingimenti da parte degli agenti, due dei quali sono stati feriti e portati in ospedale.
“Quello che è successo è gravissimo: ogni forma di dissenso viene repressa a suon di lacrimogeni e manganelli”, ha dichiarato Luca Marsella, già consigliere di Casapound a Ostia. “La motivazione è ovvia: la decisione di questo sgombero lampo arriva dopo le proteste contro il governo Draghi. Siamo stati gli unici a scendere in piazza e questa è la conseguenza”.
Secondo quanto precisano fonti della prefettura, sull’immobile del Circolo Casapound “gravava un provvedimento di sequestro preventivo emanato già mesi fa dall’autorità giudiziaria che si è deciso di portare ad esecuzione anche tenuto conto che nello stabile non risiedevano persone”.
L’immobile, sottolineano le stesse fonti, oltre alla funzione di circolo culturale, serviva anche da locale per lo stoccaggio di materiale di un’attività imprenditoriale.
(da agenzie)
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