SI PREPARA IL REGIME GRILLO: “CONDUTTORI TV PAGATI PER SPUTTANARCI, TITOLATI A PARLARE SOLO I CAPIGRUPPO”
LA MORALE GRILLINA: CHI FA GIORNALISMO E’ UN PREZZOLATO, 160 SUOI PARLAMENTARI DEVONO STARE ZITTI PER EVITARE CHE DICANO SCIOCCHEZZE… “SE FALLIAMO CI SARA’ LA VIOLENZA NELLE STRADE”: NOI PENSIAMO L’OPPOSTO, CI SARA’ SE DOVESSE VINCERE
Attenti ai lupi.
Questo il titolo di un post di Beppe Grillo, oggi sul suo blog.
Un attacco durissimo contro la stampa accusata di aver danneggiato il MoVimento.
“I conduttori televisivi sono pagati dai partiti per sputtanare il M5S”. E poi: “Le televisioni sono in mano ai partiti, questa è un’anomalia da rimuovere al più presto, le sette sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda”.
Da qui un lunghissimo atto d’accusa: “L’accanimento delle televisioni nei confronti del m5s ha raggiunto limiti mai visti nella storia repubblicana, è qualcosa di sconvolgente, di morboso, di malato, di mostruoso, che sta sfuggendo forse al controllo dei mandanti, come si è visto nel folle assalto all’albergo Universo a Roma dove si sono incontrati lunedì scorso i neo parlamentari del M5S”.
Quindi illustra la sua ricetta per il mondo dell’informazione televisiva: “E’ indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità . Le due rimanenti possono essere vendute al mercato”.
E la strategia di comunicazione per il movimento: “Lunedi sono stati eletti dai gruppi Parlamentari del m5s per i prossimi tre mesi due capigruppo/portavoce, Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato. Loro sono stati titolati a parlare dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo”.
Infine, in un’intervista a Time, una previsione: “Se falliamo, ci sarà la violenza nelle strade”.
Il commento del ns. direttore
Siamo tra coloro che ritengono che quando si dirige un grosso partito o movimento, soprattutto in una fase economica delicatissima come quella che attraversa il nostro Paese, occorra avere in primis il senso di responsabilità e un organigramma di vertice adeguato.
Se poi ci si propone a governare il Paese, magari sarebbe anche opportuno avere soluzioni percorribili e non solo slogan da mercato del pesce nelle ore di punta.
A fronte di una classe dirigente che ha massacrato il Paese, favorendo corruttori, evasori e mafiosi, periodicamente emerge qualcuno che catalizza le proteste degli indignati, sia esso comico innato o dichiarato.
Oggi Grillo se la prende con i giornalisti che certo santi non sono, ma in questo caso rei solo di riportare le dichiarazioni talvolta bislacche di qualche parlamentare cinquestelle.
Ma, caro Beppe, il problema è rappresentato dalla stampa che le riporta o di chi spara cazzate stratosferiche?
E chi ha scelto costoro, chi li mandati a Montecitorio con delle votazioni interne farsa?
Basta un curriculum autocertificato o una fedina penale pulita per rappresentare il popolo italiano?
Nessuno nega a Grillo il buon diritto di portare in parlamento o negli enti locali chi gli pare, ma non pensi di sottrarsi al giudizio dell’opinione pubblica, perchè è questa la democrazia.
Non si è mai visto un leader che mette la museruola a 160 suoi parlamentari dicendo che sono titolati a parlare solo i capigruppo.
Ed è pure autolesionistico, perchè è come affermare che gli altri sono dei coglioni, il che certamente non è.
E anche se emergessero pareri diversi, non è questa la democrazia diretta da Grillo e Casaleggio tanto invocata?
Come contestare la libertà di voto e di coscienza degli eletti, invocando un clima da caserma dove chi sgarra viene politicamente fucilato, non è certo un bell’esempio di democrazia.
Se ti scegli persone inaffidabili il problema è tuo, non della Costituzione.
Quanto al sostenere che “se falliamo, ci sarà violenza nelle strade” ricorda tanto chi voleva garantire la sicurezza con le ronde padagne invece che con scelte legislative vincenti.
Noi pensiamo l’opposto: che se mai Grillo dovesse governare l’Italia, un rischio disordini sociali ci sarà , perchè con tutte le promesse strampalate che ha fatto e che non potrà mantenere aumentaranno i disperati che non avranno più nulla da perdere.
Non si possono promettere tagli alle tasse, redditi di cittadinanza, aiuti alle imprese, senza adeguate coperture economiche.
E se i giornalisti, programma grillino alla mano, dimostrano che il costo delle proposte sarebbe di 90 miliardi e le entrate previste appena di 2 (vedi Ballarò), fanno solo il loro mestiere.
E’ il politico che dovrebbe saper fare il proprio.
L’unica cosa certa è che l’ultima cosa necessaria al nostro Paese è il folklore.
Infatti, a differenza di altri, non abbiamo mai girato da ragazzi con il medaglione di Mussolini al collo nè mai pensato che abbia ragione chi urla più forte.
Anche se a chi strepita riteniamo talvolta sia necessario far fischiare le orecchie.
Non è sceso nessun Messia sulla terra, fatevene una ragione.
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