SI PREPARA IL RITORNO ALL’OVILE
PROVE TECNICHE DI REDENZIONE PER LA SANTANCHE’…. A STORACE LA PRESIDENZA DI “ROMA CAPITALE”… A LUGLIO A ORVIETO FINISCE L’ISOLAMENTO
Con la nomina di Francesco Storace a Presidente della commissione speciale capitolina “Roma Capitale”, su indicazione del sindaco Gianni Alemanno, è arrivato a “la Destra” un importante segnale di apertura, come peraltro avevamo preannunciato un mese fa. Si trattava di pazientare, dopo l’incidente elettorale che aveva visto Berlusconi costretto a un rapido dietrofront nei confronti de “la Destra” e dopo aver partecipato entusiasta alla loro Assemblea programmatica di Trieste. L’improvvisa accelerazione del PdL e l’immediata disponibilità di Fini, avevano finito per emarginare l’ala dissidente di Storace, costretta a correre in solitaria con il pesante handicap dello sbarramento del 4% alla Camera. Finito il tempo delle accuse, appoggiato Alemanno nella corsa a Sindaco di Roma, il duo Santanchè-Storace, incassato il finanziamento pubblico al Partito che permette loro di “respirare”, hanno scelto tra le due anime de “la Destra”, quella originaria, moderata, che avrebbe voluto un’alleanza con il PdL, senza troppe scosse programmatiche.
I fautori dell’isolamento e le aree meno disponibili al compromesso non possono che abbozzare o togliere il disturbo, qualcuno lo ha già fatto, se i sondaggi che danno “la Destra” in calo, dal 2,5% all’attuale 1,5% risultassero confermati. Consideriamo poi che ci sono reciproche esigenze, da un lato la necessità per “la Destra” di portare a casa qualcosa, attraverso alleanze amministrative locali per accontentare i quadri periferici, dall’altro l’utilità del PdL di poter contare su un piccolo serbatoio di voti che, nei piccoli centri, può essere determinante per far vincere un candidato del Centrodestra contro quelle delle Sinistre, spesso unite nella periferia dell’Impero. Nei giorno scorsi si è riunito il Comitato politico del partito nella nuova sede di Via Luisa di Savoia che verrà inaugurata ufficilamente a breve, è stato poi fissata la “convention” di Orvieto dove si dibatterà la “piattaforma politica”, il 19 e il 20 luglio, mentre è stato deciso di convocare per novembre il primo Congresso nazionale de “la Destra”, a un anno esatto dalla assemblea costituente. Non escluderemmo se a uno di questi appuntamenti arrivasse anche a salutare i convenuti il premier Silvio Berlusconi in persona.
La “lunga marcia” di riavvicinamento è soprattutto opera di Daniela Santanchè che annuncia a breve un incontro con il Presidente del Consiglio e anticipa che ” discuteremo del fatto che noi comunque siamo maggioranza elettorale di questo Paese. Chiederò a Berlusconi di creare un tavolo politico per individuare un percorso di alleanze e di piattaforme. Voglio ricordare che il mio partito è nato come destra leale contro una destra che era stata traditrice. Noi siamo rimasti quelli di allora. Gli eventi politici, la legge elettorale, hanno portato a un’altra situazione, ma noi siamo sempre gli stessi”. ( forse un po’ meno, visto le dipartite…ndr)
Conclude la Daniela: ” In politica è importante non sbagliare i tempi. Io auspicherei che la Destra si sieda nelle sedi politiche opportune per valutare alleanze, per fare accordi non solo elettorali, ma di programmi politici”. Tradotto dal “politichese”, ritorno all’ovile in vista, come ampiamente previsto. D’altronde restare fuori per troppo tempo dalle stanze che contano, in attesa magari di un maggior potere contrattuale derivante da un successo elettorale, non fa parte del Dna dei leader politici de “la Destra”. In ogni caso in periferia troppi ex aennini che avevano fatto il salto, in attesa di monetizzare politicamente la loro adesione, si sono stancati di attendere. Che il potere logori chi non ce l’ha? In ogni caso, a parte le strategie, conta lo spirito con cui si entra in una coalizione. Certo che entrarci col piattino in mano non è proprio il migliore biglietto da visita, anche se in fondo ricorda la stessa modalità con cui Fini è tornato da Berlusconi “per accettare” il PdL …
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