SILERI SPIEGA PERCHE’ CE L’HA A MORTE COI NO VAX: “UN AMICO PER SEGUIRLI E’ FINITO IN TERAPIA INTENSIVA”
LO SFOGO DEL SOTTOSEGRETARIO
Nel corso dell’ultima puntata di Dimartedì, andata in onda su La7 il 7 dicembre scorso, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ci è andato giù pesante con chi fa divulgazione antiscientifica contro i vaccini: “Quando parli di scienza con persone che non ne sanno nulla è davvero un dramma, nonché nocivo per la popolazione. Sono state dette soltanto tantissime scemenze una dietro l’altra”.
Il viceministro sta comparendo sempre più spesso in tv per contrastare le tesi portate avanti sul piccolo schermo dai no vax, e oggi intervistato da Radio Cusano Campus ha spiegato le sue ragioni: “A Dimartedì – ha detto – mi sono arrabbiato tanto perché per colpa dei no vax un mio amico domenica è finito intubato in terapia intensiva. E lo dico con dolore: da sei mesi ho tentato di convincerlo a vaccinarsi, ma non ci sono riuscito. E la colpa è di questi soggetti che dicono baggianate e cose fuori dalla grazie di Dio, facendo leva sulle paure di molti che giustamente sono preoccupati“.
“Con le persone dubbiose e preoccupate bisogna parlarci – continua Sileri – e poi si riesce magari a convincerle. Però se poi sentono uno che si dichiara professore universitario e dice delle baggianate parlando di complotti delle case farmaceutiche, la persona indifesa e impaurita, che non ha la conoscenza medico-sanitaria adeguata o che magari è sola, si impaurisce di più. Questo non va fatto. E questa operazione purtroppo fa leva sulla fragilità di alcuni soggetti, che si allontanano ancora di più dalla vaccinazione e poi rischiano di morire. Ci sono i no vax, che dicono cose fuori dalla grazie di Dio, e tantissime altre persone, che non possiamo definire no vax. È il caso del mio amico finito intubato: non è no vax, è una persona impaurita su cui hanno fatto leva questi idioti”.
Sull’opportunità di non ospitare più no vax in televisione, tema sollevato dal direttore del Tg La7 Enrico Mentana e avallato anche dalla direttrice del Tg1 Monica Maggioni, Sileri si dice d’accordo: “In Italia fu fatto un sondaggio circa 2 anni fa e il 14% degli italiani negava l’olocausto. Allora che facciamo? Diamo voce a queste persone in tv? Io sono d’accordo a dare voce anche ai no vax, ma in maniera proporzionata. Io preferirei che venisse invitata in tv una persona dubbiosa sul vaccino messa a confronto con uno scienziato che può dare delle risposte alle sue perplessità. Se viene chiamato il no vax puro, il complottista del microchip non è rappresentativo del 15% della popolazione non vaccinata“.
(da agenzie)
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