SIMULAZIONE YOUTREND-CATTANEO, SE SI VOTASSE CON IL MATTARELLUM
CENTRODESTRA NON VINCEREBBE SOLO IN UN CASO: UNA COALIZIONE PD-M5S ALLARGATA A TUTTI I CENTRISTI
Il centrodestra destinato a vincere se Pd e M5S corressero divisi.
Ma trionferebbe anche contro i giallorossi uniti, se ci fossero i centristi di Renzi, Calenda e Bonino a fare da terzo incomodo.
Solo se la coalizione di Salvini, Meloni e Berlusconi (con la quarta gamba di Cambiamo!) dovesse sfidare un’alleanza larghissima composta da tutte le altre forze politiche raggruppatre in una Grosse Koalition, la partita finirebbe in un sostanziale pareggio.
Ecco, in tre distinti scenari, l’esito della gara elettorale se si applicasse il “Mattarellum” che il neo segretario del Pd Enrico Letta ha posto come uno dei punti forti del suo programma. Il sistema prevede una forte quota maggioritaria (75% dei parlamentari eletti nei collegi uninominali) e una proporzonale del 25% (liste bloccate alla Camera e scorporo al Senato).
Le simulazioni
YouTrend, con Cattaneo, Zanetto&Co, ha realizzato 3 simulazioni, basandosi sui numeri dell’ultima Supermedia per Agi, elaborata lo scorso 11 marzo. Dopo il taglio dei parlamentari, la Camera sarà composta da 400 deputati e il Senato da 200 senatori elettivi (più quelli a vita).
Nel Mattarellum, il 75% dei parlamentari veniva eletto in collegi uninominali: le coalizioni pre-elettorali erano determinanti. Ciascuna delle 3 simulazioni è basata su un diverso schema di coalizioni tra i partiti. Il restante 25% dei seggi veniva invece assegnato in maniera proporzionale.
Primo scenario: vittoria del centrodestra
Si ipotizza una replica delle alleanze delle Politiche 2018: centrodestra unito da un lato, centrosinistra in formato ridotto (Pd e alleati centristi) dall’altro, con M5s e la sinistra radicale in corsa solitaria. In questo scenario, il centrodestra otterrebbe oltre i 3/4 dei seggi sia alla Camera (318 su 400) sia al Senato (159 su 200) facendo il pieno di vittorie nei collegi uninominali.
Secondo scenario: vittoria del centrodestra
L’ipotesi mette il centrodestra da un lato e l’alleanza giallo-rossa che sosteneva il Governo Conte II (Pd, M5s, sinistra) dall’altro, con i centristi in corsa solitaria (Italia Viva, Azione, +Europa). In questo caso il centrodestra vincerebbe, ma con un margine ridotto: 250 seggi su 400 alla Camera, 123 su 200 al Senato.
Terzo scenario: coalizioni pari
Nel terzo e ultimo scenario si ipotizza invece che a contrapporsi al centrodestra sia una “grande coalizione” con un centrosinistra allargato sia ai centristi che M5s. Solo in questo caso le due coalizioni si equivalgono, ottenendo però risultati diversi alla Camera (201 seggi per il centrodestra contro 187 del centrosinistra) e al Senato (93 seggi al centrodestra, 100 al centrosinistra). Decisivi, in questa ipotesi, potrebbero essere i voti degli altoatesini della Svp
(da agenzie)
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