SOLITA FECCIA RAZZISTA ALLO STADIO DI FIRENZE E KOULIBALY SFIDA UN “CUOR DI LEONE”: “VIENI QUI A DIRMELO IN FACCIA “SCIMMIA DI MERDA”
MAI UN VOLTA CHE SI APPLICHI IL REGOLAMENTO E SI SOSPENDA LA PARTITA… POI CHIUDERE I CANCELLI, PRELEVARLI UNO A UNO E IN GALERA
Prima, durante e dopo il triplice fischio. Ancora una volta, come già accaduto in passato, una partita di pallone diventa il teatro per la deriva razzista nel nostro Paese. Durante il match tra Fiorentina e Napoli (che si è concluso con la vittoria in rimonta, 1-2, per gli uomini allenati da Luciano Spalletti), dagli spalti del Franchi di Firenze si sono alzati cori e grida nei confronti dei tre calciatori neri del club partenopeo. E non solo durante i 90 minuti (più recupero) di gioco, ma anche durante le interviste subito dopo il fischio finale dell’arbitro.
Il più colpito da questo ennesimo episodio di razzismo è stato il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly (già in passato “oggetto” di cori discriminatori) che, anche durante l’intervista a caldo (a bordocampo) con Dazn, è finito nel mirino dei “pensieri” di alcuni sostenitori viola.
Qualcuno gli ha gridato “scimmia”, accompagnando il tutto con i classici “buuu” e ululati. Poi, mentre il giocatore stava uscendo dal manto erboso per recarsi negli spogliatoi, le urla razziste sono proseguite. Il calciatore ha provato a mantenere la calma volgendo il suo sguardo verso le tribune e gridando: “Continuate, continuate pure”.
Poi, però, ha individuato un tifoso che continuava a urlargli “scimmia” e allora si è rivolto direttamente a lui: “Hai detto scimmia a me? Vieni qui a dirmelo se hai il coraggio”. Poi è uscito dal campo e si è diretto verso gli spogliatoi. Ma nel corso di tutta Fiorentina-Napoli anche altri due calciatori partenopei sono finiti nel mirino dei razzisti da stadio: il centrocampista Anguissa e l’attaccante Osimhen. Proprio quest’ultimo ha condiviso sui social il suo pensiero su quanto accaduto.
A scrivere contro l’odio anche l’attaccante della squadra Viktor Oshimen: «Parla con i tuoi figli, i tuoi genitori. Fai capire loro quanto sia disgustoso odiare un individuo per il colore della sua pelle». Un invito alla tolleranza e all’educazione sociale nei confronti di una diversità che non esiste.
Nel frattempo la Procura, dopo aver ascoltato il calciatore e acquisito i referti dei propri ispettori, ha aperto un’indagine sul fatto.
Per le prossime ore saranno compiuti ulteriori passi avanti con l’acquisizione di alcuni atti anche dalla Questura di Firenze. La nota ufficiale arrivata dalla società viola invece ha preso le distanze da quanto accaduto: «Ci dissociamo dai cori e le offese razziste provenuti dagli spalti del Franchi dopo Fiorentina-Napoli all’indirizzo di alcuni giocatori avversari».
(da agenzie)
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