SONDAGGI: LA MAGGIORANZA DEI BRITANNICI E’ CONTRARIA ALLA BREXIT
“E’ STATO UNO SBAGLIO, CE NE PENTIREMO”… MAGARI DITELO A QUALCHE CAZZARO ITALIANO
Il pubblico britannico si è spostato in massa nel territorio del “Bregret“.
È il risultato di un sondaggio YouGov in cui la maggioranza della popolazione adesso crede che la decisione di abbandonare l’Unione Europea sia stata “sbagliata”. Ecco il risultato più recente: Con il senno di poi, ritiene che sia stato giusto o sbagliato votare l’uscita dall’Unione Europea? Giusto: 43 Sbagliato: 44 Non so: 13
La differenza dell’1% è prevista dal margine d’errore. Però, più o meno dall’estate del 2017, nei sondaggi YouGov una maggioranza di britannici è convinta che la Brexit sia “sbagliata”.
In precedenza, invece, il favore andava leggermente al risultato del referendum del 2016.
L’opinione sulla Brexit è rimasta negativa, in media, per nove mesi di seguito
Il termine della Brexit è stabilito a marzo del 2019, tra soli dieci mesi. I sondaggi suggeriscono che mentre i britannici stanno preparandosi alla storica partenza dall’Europa una maggioranza di persone vorrebbe che non succedesse mai.
Al tempo stesso, secondo una media mobile di sondaggi compilata da Pantheon Macroeconomics, la popolarità della prima ministra May è cresciuta con il suo spostarsi verso una ‘soft Brexit’:
L’analista di Pantheon Samuel Tombs ha pubblicato i due grafici affiancati nel suo più recente UK Chartbook, un sommario mensile dei grafici più cruciali sull’economia britannica.
Tombs ha ripetutamente sostenuto – come molti suoi colleghi della City e di Wall Street – che alla fine il governo britannico capitolerà e opterà per una soft Brexit perchè il costo economico dell’uscita dell’UE causerebbe un danno politico troppo grave per il governo di May.
Inoltre, una soft Brexit – con una Gran Bretagna all’interno dell’unione doganale della UE e vicina alle sue normative – è l’unico compromesso che può sia ottenere una maggioranza in parlamento sia preservare l’invisibile confine irlandese.
La popolarità di May porrebbe essere legata alla ritrovata avversione del paese verso l’abbandono dell’UE?
Circola la teoria secondo cui i votanti per la permanenza nell’UE preferiscono May come prima ministra rispetto ai concorrenti intransigenti all’interno del suo partito che vogliono una prospettiva “senza patti” che metterebbe a rischio l’economia.
(da “Business Insider“)
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