SONDAGGI SUPERMEDIA DELLA SETTIMANA: FDI 22,5%, PD 21,4%, LEGA 14,8%, M5S 12,3%, FORZA ITALIA 7,8%. AZIONE 4,9%
IN AUMENTO MELONI, LETTA E CALENDA, IN CALO LEGA, M5S E FORZA ITALIA
Dopo il silenzio elettorale tornano i sondaggi politici e la situazione è simile a quella di poche settimane fa, ma con un consolidamento ulteriore dei trend positivi e negativi.
Nello specifico volano Fratelli d’Italia e Partito Democratico, sempre più prime due forze politiche per distacco con Meloni e i suoi stabilmente avanti di un punto, mentre i rispettivi alleati – Lega e Movimento 5 Stelle – continuano a sprofondare sempre più giù.
I grillini soprattutto, sicuramente non agevolati dallo scontro interno esploso oggi tra Conte e Di Maio, viaggiano a tutta velocità verso il minimo storico.
Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è in testa nella Supermedia di Agi e Youtrend di questa settimana, con il 22,5% e un più 0,1% rispetto alla rilevazione precedente.
A inseguire c’è, come dicevamo, il Partito Democratico di Enrico Letta che cresce dello 0,4% e si ferma al 21,4%.
Malissimo la Lega di Matteo Salvini, che perde quasi un punto – precisamente lo 0,8% – e scivola al 14,8%.
Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, invece, perde lo 0,7% e crolla al 12,3%, una proiezione difficile da digerire se si pensa a quanto ottenuto alle politiche di appena quattro anni fa.
A metà strada tra i primi quattro partiti e le forze minori c’è sempre Forza Italia di Silvio Berlusconi, che però perde lo 0,5% e cala al 7,8%, rimanendo comunque decisivo nella coalizione di centrodestra.
Cresce dello 0,4%, invece, la federazione tra Azione di Carlo Calenda e +Europa, attestandosi al 4,9%.
Molto bene anche Italia Viva di Matteo Renzi, che fa un salto in avanti di mezzo punto, lo 0,5%, e passa al 3,0%.
Allo stesso modo cresce anche Italexit di Gianluigi Paragone, che sale dello 0,4% e arriva al 2,6% impensabile fino a qualche mese fa.
Stabili i Verdi, che salgono dello 0,1% e passano al 2,1% davanti a Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e Articolo 1 – Mdp del ministro Speranza, entrambi all’1,8%.
(da agenzie)
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