SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL TAGLIO AL CANONE E’ L’UNICA MISURA DELLA FINANZIARIA CHE RACCOGLIE PIU’ CONSENSI, PER IL RESTO PREVALGONO DI POCO LE CRITICHE
IL 29% DEGLI INTERVISTATI PENSA CHE SI SAREBBE DOVUTO EVITARE IL RICORSO AL DEBITO AGGIUNTIVO IN MISURA COSÌ RILEVANTE, IL 27% INVECE GIUDICA EQUA LA SCELTA, MENTRE IL 10% AVREBBE OPTATO PER UN MAGGIOR DEBITO
Lo scorso lunedì è stata varata la manovra finanziaria del governo. Manovra sottoposta a grandi vincoli, determinati dalla situazione economica non positiva, dal costo del debito, dall’incidenza di spese ineludibili come quelle relative al Superbonus, e così via.
Lo stesso ministro dell’Economia Giorgetti aveva più volte avvertito che non si sarebbe potuto fare tutto, e ha definito il risultato prudente ed equilibrato, dettato dalla problematicità della situazione. In sostanza, pur a fronte di un utilizzo non irrilevante del deficit, una manovra che risponde solo a poche delle promesse elettorali.
Come vedremo, questa impressione di «grigiore» pervade l’elettorato nel giudicare la manovra, che è però per ora non molto conosciuta. Infatti solo il 5% se ne dichiara molto informato, il 39% si reputa abbastanza informato, mentre la maggioranza assoluta è poco (39%) o per nulla (17%) informata. Con le punte più elevate di disinformazione tra incerti e astensionisti (73%), mentre i più informati sono gli elettori Pd (61%).
Le scelte sul Fisco dividono gli elettori: 39% approva, 38% disapprova. Con le prevedibili divisioni: tra gli elettori di centrodestra, e in particolare tra chi vota FdI, prevale nettamente l’approvazione, mentre tra gli elettori dei partiti di opposizione prevale la critica [
Solo per il canone Rai emerge una differenza rilevante: la piccola riduzione del costo, da 90 a 70 euro vede una prevalenza dei consensi (46%) rispetto ai dissensi (34%).
L’extragettit
Come detto, la manovra, che assomma a poco meno di 24 miliardi, viene finanziata in parte rilevante con un extragettito ovvero debito aggiuntivo per 16 miliardi. Che giudizio se ne dà da parte degli italiani? Il tema è naturalmente un po’ ostico, tanto che più di un terzo non è in grado di esprimere un parere.
Il 29% pensa che si sarebbe dovuto evitare il ricorso al debito aggiuntivo in misura così rilevante (cosa che convince maggioritariamente solo gli elettori del Pd, con il 60%, mentre lascia molto più freddi gli elettori degli altri partiti di opposizione); una percentuale sostanzialmente analoga (27%) tutto sommato giudica equa la scelta, mentre il 10% avrebbe optato per un maggior debito. Le differenze in questo caso sono contenute, ma è interessante rilevare che il livello più alto di accordo con questa opzione (17%) si registra tra gli elettori M5S e delle altre liste, tra le quali troviamo sinistra e Terzo polo.
(da Il Corriere della Sera)
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