SONDAGGIO IPSOS: IN ITALIA GLI INCUBI SONO DISOCCUPAZIONE, TASSE E CORRUZIONE, ALTRO CHE I PROFUGHI
IN 25 PAESI DEL MONDO E’ IL LAVORO CHE MANCA LA PIU’ GRANDE PREOCCUPAZIONE… A SEGUIRE CORRUZIONE, POVERTA’ E CRIMINALITA’
Disoccupazione, tasse e corruzione: eccole, le tre divinità del male che spaventano i nostri sonni.
La trimurti delle paure è stata fotografata da un sondaggio Ipsos-Mori: “Cosa preoccupa il mondo?”, hanno chiesto i sondaggisti dell’istituto in 18.014 interviste effettuate tra il 26 agosto e il 9 settembre in 25 paesi, mostrando un lungo elenco di alternative e chiedendo di indicarne tre.
Ed è venuto fuori che non è il terrorismo ma la disoccupazione il grande incubo collettivo del pianeta, e per nessuno come Spagna e Italia lo è così tanto: il 66% degli intervistati italiani l’ha inserita tra le tre preoccupazioni principali, molto più della media mondiale in cui è ferma al 38%; e poco meno della Spagna, che guida la classifica con il 70%.
La crisi c’è e fa paura, il lavoro invece continua a non esserci e anche questo spaventa eccome.
Ma è sulle tasse che non abbiamo rivali. Quello sì che è un incubo tutto italiano: lo ha inserito tra le tre paure più grandi il 40% degli italiani, affidandogli il secondo posto tra le preoccupazioni che non ci lasciano dormire, e peraltro in crescita dell’un per cento da luglio ad agosto.
Molto, troppo più della media mondiale in cui le tasse sono solo l’ottava preoccupazione indicata dal 16% degli intervistati.
E stacchiamo tutti di una bella spanna, i secondi sono i canadesi con il 32%, poi belgi e francesi con il 28%.
E non poteva che esserci la “corruzione politica e finanziaria” al terzo posto delle nostre preoccupazioni, ma qui siamo in buona compagnia: nel mondo è addirittura la seconda preoccupazione più percepita con il 33%, dove tuttavia pesa pur sempre un punto percentuale in meno dell’Italia in cui è al 34%.
Già perchè in Italia le grandi paure sono chiare e precise, e non è affatto vero – per esempio – che il cambiamento climatico o il terrorismo siano tra queste: siamo rispettivamente al 7 e al 13%, molto meno preoccupati della media mondiale del 10 e 21%.
Alla fine, quando il sondaggio spara la domanda delle cento pistole, è un bello schiaffo quello che arriva dagli italiani. “Le cose nel suo paese stanno andando nella direzione giusta o in quella sbagliata?”.
Provate a indovinare la risposta…
Se il mondo è pessimista (62% di risposte per la direzione sbagliata), l’Italia è quarta in classifica tra gli scoraggiati senza fiducia: l’83% punta il dito verso la direzione sbagliata, e solo i francesi, i messicani e i brasiliani la vedono più nera di noi.
(da “La Repubblica”)
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