STRAGE CALIFORNIA: IL KILLER E’ UN SUPREMATISTA ITALO-IRANIANO
TRA LE TRE VITTIME ANCHE UN BIMBO DI SEI ANNI, QUINDICI I FERITI
È di tre morti e almeno 15 feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta alle 5,30 locali (le 2,30 in Italia) in una delle maggiori manifestazioni della California dedicate al cibo, il Gilroy Garlic Festival di San Josè.
Tra le vittime c’è anche un bambino di 6 anni, Stephen Romero, quando è stato colpito era insieme alla madre Barbara Aquirre, che è stata colpita allo stomaco e a una mano ma non è in pericolo di vita. Anche la nonna è stata ferita. Cinque persone sono state già dimesse, altre restano in condizioni critiche.
Gli agenti hanno ucciso il killer “in meno di un minuto” ha detto Scot Smithee, capo della polizia della città di Gilroy, 48 km a sud-est di San Josè dove si svolge il festival.
Ci sono volute ore però prima che fosse identificato in Santino William Legan, 19 anni. Secondo quanto riportano i media americani, Legan sul suo profilo di Instagram si definisce di origini italiane e iraniane e ha condiviso in passato post con posizioni suprematiste
La pagina Instagram di Legan ha solo tre post, un paio pubblicati poco prima della sparatoria. C’è poi il riferimento a un libro di un suprematista bianco del 1890. ‘Might is Right’ scritto con lo pseudonimo di Ragnare Fedberad. Il libro include principi misogini e razzisti, dichiarando al superiorità della razza anglosassone.
Secondo indiscrezioni, il nonno del killer, Tom Legan, ha frequentato la prestigiosa accademia militare di West Point ed è stato accusato e poi assolto dalle accuse di molestie sessuali nei confronti della figlia
Legan potrebbe essersi introdtto al festival attraverso un torrente, tagliando il recinto intorno al perimetro e superando metal detectors e dispositivi di sicurezza. Quando sono esplosi i colpi le persone hanno pensato che si trattasse di fuochi d’artificio.
Solo quando hanno visto le persone a terra, coperte di sangue, hanno cominciato a scappare ed è scoppiato il caos. In un video si sentono cinque colpi in rapida successione e poi gente correre spaventata, mentre una voce fuori campo ripete “cosa sta succedendo” e poi “oh! Hanno sparato”.
(da agenzie)
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