STUPRATA IN UFFICIO DA UN DETENUTO IN PERMESSO PREMIO: ERA IN CARCERE PER VIOLENZA SESSUALE
SALVINI PERDE UNA OCCASIONE: LO STUPRATORE ERA ITALIANO
Detenuto in permesso premio ha rapinato e violentato la dipendente di un’associazione con sede nel centro di Bari, minacciandola con un coltellino: con questa accusa i carabinieri hanno arrestato il pregiudicato barese 53enne Cosimo Damiano Panza.
I fatti contestati risalgono allo scorso 6 ottobre.
L’uomo, detenuto nel carcere di Lecce con precedenti penali specifici per rapina e violenza sessuale, era in permesso premio proprio in quei giorni.
Il 53enne si sarebbe introdotto in pieno giorno nell’ufficio con una scusa e avrebbe poi estratto dalla tasca un coltellino a serramanico minacciando la vittima, una 27enne, che in quel momento si trovava sola.
“Dammi i soldi o ti taglio tutta”, le avrebbe detto, facendosi consegnare 15 euro che la donna aveva in borsa e rubando altri 350 euro da una borsa che era stata lasciata in ufficio da un’altra dipendente in pausa pranzo.
Sotto la minaccia dell’arma, l’uomo avrebbe poi costretto l’impiegata a seguirlo in bagno abusando di lei dicendole “se mi denunci ti faccio passare i guai”.
La vittima avrebbe però reagito riuscendo a spingerlo contro il muro e a fuggire dalla stanza e dall’edificio, per poi rifugiarsi in un bar lì vicino e chiedere aiuto.
All’identificazione di Panza gli investigatori, coordinati dalla pm Simona Filoni, sono giunti grazie alla descrizione fornita dalla vittima, incrociata con le immagini di telecamere di videosorveglianza, una del circuito cittadino e altre due private. L’ordinanza di custodia cautelare per i reati di violenza sessuale, rapina aggravata, sequestro di persona e furto, a firma del gip barese Francesco Pellecchia, è stata notificata a Panza in carcere.
(da agenzie)
Leave a Reply