“TEMPO SCADUTO, TOTI SI DIA UNA MOSSA”: I PRIMI CENTO GIORNI DEL GOVERNATORE DELLA LIGURIA
L’EDITORIALE DEL DIRETTORE DEL SECOLO XIX: “LA SVOLTA NON SI VEDE”
In una scanzonata poesia di Murilo Mendes, la squadra della Marina brasiliana non riesce mai a salpare: prima c’è da festeggiare il carnevale, poi i marinai sono troppo ubriachi e infine, quando tutto sembra pronto, arriva l’ambasciatore inglese con due milioni di scudi e la storia ricomincia da capo.
A esquadra nà£o pà’de seguir. La flotta non può partire.
Non sono certo mulatte, cachaà§a o samba a trattenere agli ormeggi la nuova squadra della Regione Liguria, ma dopo i festeggiamenti increduli della vittoria, il mese passato a mettere insieme la giunta, i cento giorni a studiare la macchina di piazza De Ferrari, ci saremmo aspettati un provvedimento importante e concreto per ridare slancio a una terra tramortita da anni di crisi e di amministrazione infelice.
E invece no, si prega di attendere.
Giovanni Toti è un uomo di buon senso che non ama gli effetti speciali, e questo è un bene. Ma ora deve inventarsi qualcosa di straordinario per realizzare «entro novembre» due delle novità promesse come l’uovo di Colombo in campagna elettorale: ambulatori aperti fino a sera e il sabato; incentivi alle imprese che investono e assumono in Liguria.
Non c’è più tempo per altri annunci, nemmeno i suoi elettori possono accontentarsi del ritornello brasiliano: A esquadra nà£o pà’de seguir.
Alessandro Cassinis
(da “il Secolo XIX”)
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