TEPPISTI IN PARLAMENTO, I CINQUESTELLE NON SANNO COS’E’ LA DEMOCRAZIA
PRIMA HANNO VOLUTO COSTRINGERE IL GOVERNO AD APPLICARE LA “GIGLIOTTINA” SUL DECRETO IMU-BANKITALIA, POI ATTACCANO L’UFFICIO DI PRESIDENZA…”UNA VIOLENZA COSI’ NON L’HO MAI VISTA IN TRENT’ANNI”… INSULTI A SFONDO SESSUALE A DEPUTATE PD
Una conversione che alla fine è diventata ‘lampo’.
Per evitare l’ostruzionismo del M5s e far sì che il decreto Imu-Bankitalia ottenesse il via libera entro la mezzanotte di oggi, la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha usato la ‘ghigliottina’: si chiama così quello strumento parlamentare che serve a mettere ai voti un decreto quando questo sta per scadere.
Con il voto di Montecitorio ora il dl è legge, ma in aula scoppia il caos.
Se il provvedimento non fosse passato entro i tempi stabiliti, i cittadini avrebbero dovuto pagare la seconda rata dell’Imu.
Il decreto del governo, infatti, tra le altre cose contiene la norma sull’abolizione della seconda rata della tassa sulla casa, ed è al centro di uno scontro parlamentare durissimo da settimane. Quello che ha portato ieri il deputato grillino Sorial ad insultare il capo dello Stato.
Dopo aver applicato per la prima volta nella storia repubblicana la ‘ghigliottina’, la Boldrini lascia l’aula di Montecitorio visibilmente provata dalle proteste e dalle urla che tanti deputati le hanno gridato contro.
Ad accompagnarla verso il suo ufficio al primo piano ci sono i commessi parlamentari, che la invitano a salire con l’ascensore da un corridoio laterale all’aula, probabilmente per volerla tutelare da eventuali ‘faccia a faccia’ con deputati furibondi. Ma lei non ci sta.
E a voce alta ribatte: “Voglio passare di qui – dice solcando a passi lunghi il Transatlantico – non dalla via laterale. Non devo mica scappare, ci mancherebbe altro”.
Ma in aula, intanto, è bagarre.
I deputati delle opposizioni protestano in varie forme per la decisione che è stata presa per aggirare l’ostruzionismo che stava mettendo a rischio la conversione in legge del decreto.
Dai banchi del Movimento 5 Stelle sono partite le urla (“siamo tornati al fascismo con una presidente Sel”) alle quali hanno risposto i colleghi della maggioranza.
Gli esponenti di Fdi hanno occupato i banchi del governo e dal Pd sono partiti anche alcuni cori con l’inno e ‘Bella Ciao’.
Nel lasciare l’emiciclo il ministro Dario Franceschini riesce a schivare un fascicolo del decreto lanciato verso l’ingresso dell’aula dai piani alti dell’emiciclo stesso.
Negli stesso minuti, una deputata del M5S, Loredana Lupo, denuncia di aver ricevuto “uno schiaffo in faccia dal questore Stefano D’Ambruoso”. D’Ambruoso respinge le accuse e replica: “Nessuno schiaffo, ho cercato di fermare le violenze”.
Due deputate Pd in commissione Giustizia, Micaela Campana e Alessandra Moretti, hanno detto che “il deputato M5s Massimo Felice De Rosa” le ha aggredite, “rivolgendoci insulti a sfondo sessuale dicendoci, per usare un linguaggio più accettabile ‘siete solo capaci di fare sesso orale'”.
Le deputate hanno preannunciato querela.
Di sicuro c’è che alcuni commessi di Montecitorio hanno dovuto ricorrere alle cure dell’infermeria.
Uno ha un braccio dolorante, un altro ha raggiunto i medici dicendo di aver ricevuto un colpo al volto.
“Una violenza così non l’ho vista in 30 anni”, racconta uno dei più anziani assistenti parlamentari, da sempre in aula.
Chi era alla Camera ha raccontato che, in effetti, dalla tribuna si è assistito ad una scena decisamente caotica.
(da “La Repubblica“)
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