TONINELLI, CUOR DI LEONE, ORA SCARICA LE RESPONSABILITA’ SUI VERTICI DELLA GUARDIA COSTIERA
“OPERA IN AUTONOMIA TECNICO GIURIDICA, NON SONO IO CHE DEVO DIRE SE DEVONO RISPONDERE O MENO ALLE RICHIESTE DI SOCCORSO IN ACQUE LIBICHE”… A PARTE CHE NON SONO ACQUE LIBICHE MA INTERNAZIONALI OLTRE LE 30 MIGLIA DALLA COSTA, E’ PENOSO E DA VILI SCARICARE SU ALTRI LE PROPRIE RESPONSABILITA’
Il ministro delle Infrastrutture Toninelli è intervenuto sulle nuove modalità operative della Guardia costiera che da qualche giorno ha lasciato totalmente nelle mani dei libici il coordinamento delle operazioni di soccorso nel Mediterraneo.
“La Guardia Costiera opera in autonomia tecnico giuridica e non devo essere io a dire di rispondere oppure no, ma secondo noi, in continuità con il governo precedente che ha giustamente rafforzato la guardia costiera libica, se uno dei gommoni ci chiama ma è in zona libica rispondiamo che non possiamo intervenire perchè è in un’area a responsabilità giuridica non nostra”.
Dietro questo penoso comunicato è evidente la preoccupazione di Toninelli di ritrovarsi imputato davanti alla Corte di Giustizia europea per omesso soccorso e violazione delle convenzione di Amburgo e il tentativo di scaricare le responsabilità sui vertici della Guardia Costiera che sono incazzati più che mai.
Nelle acque territoriali libiche ha giurisdizione la Libia, quindi solo entro le 30 miglia dalla costa, infatti le Ong non varcano mai questo limite.
Tutti gli ultimi salvataggi sono avvenuti fuori dalle 30 miglia, tanto per capirci, in acque internazionali.
Dire che esiste una zona Sar libica oltre le 30 miglia è una menzogna perchè la Libia non ha una zona Sar non avendola mai richiesta agli organismi internazionali preposti. Un domanda generica l’aveva presentata e poi ritirata non avendo i mezzi navali per ottenerla.
Quindi fuori dalle 30 miglia è competente la Centrale operativa della Guardia Costiera italiana che deve organizzare i soccorsi su mandato internazionale, altrimenti rischia la denuncia.
Dare disposizione di non intervenire è un reato penale e ora Toninelli cerca di scapolare negando di averlo mai detto.
“Quando proponiamo un premio Nobel non è retorica o slogan: in pochi anni la Guardia costiera ha salvato un milione di vite umane nel Mediterraneo ha fatto qualcosa di eccezionale, lo ha fatto quasi da sola” dice Toninelli.
Tutto vero, con un solo piccolo dettaglio: questo è avvenuto prima che arrivasse lui come ministro.
(da agenzie)
Leave a Reply