TOSI: “SONO INCAZZATO MA LUCIDO”, FACCIA A FACCIA CON SALVINI SENZA ESITO
IL SINDACO DI VERONA STASERA DECIDE, SALVINI TEME PER LE REGIONALI
“Incazzato ma lucido”. Così si autodefinisce Flavio Tosi, il segretario della Liga Veneta esautorato dal commissariamento deciso lunedì dal consiglio federale della Lega, dopo il faccia a faccia con Matteo Salvini, deciso a ricucire lo strappo e a evitare che il sindaco di Verona dica addio al partito.
L’incontro, descritto come “interlocutorio” da Tosi, è avvenuto a poche ore dall’attesissimo consiglio “nazionale” della Liga veneta che si terrà questa sera a Padova.
Lì Tosi annuncerà le sue decisioni. “‘Non lo so.. può succedere di tutto stasera ragiono con il Consiglio della Liga Veneta e vediamo, la situazione è inaspettata”, spiega ai cronisti.
Se la via sarà quella della rottura, il segretario della Liga veneta potrebbe anche scendere in campo sfidando il governatore Luca Zaia, ricandidato alle prossime regionali per unanime decisione del consiglio federale.
E il primo atto che lascerebbe presagire un divorzio è la nascita, ieri, di un nuovo gruppo nel consiglio regionale del Veneto, formato da due fedelissimi del sindaco di Verona: Luca Baggio e Matteo Toscani.
“Il commissariamente? Immotivato e inaudito”
“Si è trattato”, ha spiegato Tosi all’uscita del ristorante dove hanno pranzato, “di un’incontro interlocutorio perchè resta il fatto che il commissariamento di lunedì ha lasciato il segno“.
Un provvedimento che, come ha ribadito anche a Radio 2, “riteniamo assolutamente immotivato, non sta nè in cielo nè in terra”.
La definisce “una cosa inaudita e mai accaduta che la Liga Veneta venga commissariata ad hoc per elezioni”.
E può darsi che Salvini, che prima è sembrato chiudere nei confronti del sindaco e poi l’ha incontrato, “si sia reso conto che la forzatura di lunedì poteva avere degli strascichi”.
Salvini ora vorrebbe evitare la rottura.
Il leader del Carroccio dice di essere convinto che “Flavio Tosi possa essere una risorsa per il futuro della Lega, se rimarrà ”
L’improvviso cambiamento è dovuto al fatto che teme per le regionali anche se ostenta sicurezza.
In realtà se è vero che Zaia attualmente è dato al 45% contro il 30% della Moretti, non si possono certo prevedere le ripercussioni di una lista con Tosi candidato governatore con l’appoggio della Liga Veneta e l’inserimento di esponenti di Forza Italia.
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