TRA CONTE E MERKEL C’E’ DI MEZZO IL MES
LA LEADER TEDESCA NON CAPISCE PERCHE’ L’ITALIA NON VOGLIA USARE I SOLDI DEL MES, VISTO CHE CI SERVONO…CONTE VUOLE EVITARE CHE IMPLODA IL M5S… SAREBBE INVECE L’ORA CHE SI METTA AI VOTI, COSI GLI ITALIANI SAPRANNO CHI LI HA DERUBATI DI 36 MILIARDI CHE SOLO DEI CAZZARI POSSONO RIFIUTARE
“Con i fondi messi a disposizione si può fare molto, ma il recovery fund non può risolvere tutti i problemi dell’Europa. Non abbiamo messo a disposizione degli Stati strumenti come il Mes o Sure perchè restino inutilizzati”.
In un’intervista a un gruppo di quotidiani europei, tra cui l’italiano La Stampa, Angela Merkel mette il dito nella piaga del governo Pd-M5s.
Inconsapevolmente e stando alle prime anticipazioni. Poi ne escono altre, in cui la Cancelliera precisa che la scelta se usare o meno il Mes è “una decisione italiana”. Ma la frittata è fatta. Giuseppe Conte risponde piccato: “Sul Mes non è cambiato nulla. Rispetto le opinioni di Angela Merkel, ma a far di conto per l’Italia è il sottoscritto con Gualtieri, il Ragioniere dello Stato e tutti i ministri”.
Sul Mes, si apprende, il governo non deciderà prima del consiglio europeo del 17 e 18 luglio, dedicato a cercare un’intesa europea sul recovery fund.
“Stiamo facendo di conto in questi giorni — continua Conte – ci aggiorniamo continuamente sui flussi di cassa. Nella riunione di ieri con i capidelegazione abbiamo iniziato a ragionare con Gualtieri sul ventaglio di possibilità , sui prossimi provvedimenti e ci aggiorneremo a inizio settimana prossima. Sono allo studio col Mef varie misure, c’è un ventaglio di ipotesi. Sure è un percorso attivato e quindi è probabile che chiederemo di partecipare al programma”.
Parole più legate alla politica interna che alle relazioni estere, tanto più che Conte ha bisogno dell’assist della Cancelliera per l’intesa europea sul recovery fund.
Di fatto, il premier tenta di scavalcare la grana che, da mesi ormai, inchioda la maggioranza di governo: accedere o meno agli aiuti del Mes, 36mld di euro per le spese sanitarie per la pandemia. Il M5s resta contrario, il Pd e Italia Viva sono favorevoli.
Non a caso, la parte Dem al governo non enfatizza le parole della Cancelliera. Le legge più come un dato oggettivo, un modo per ricordare che oltre al recovery fund, sul quale gli Stati europei devono ancora raggiungere un’intesa ma che comunque metterà risorse a disposizione solo a partire da gennaio 2021, l’Unione Europea ha deciso altre misure per 540 miliardi di euro: i 240mld del Mes, i 200mld della Bei e i 100mld per il sostegno alla disoccupazione con il piano Sure della Commissione europea.
Sono strumenti di emergenza, che i paesi in emergenza possono usare, è il ragionamento.
Ma sul Salva Stati la parte pentastellata della maggioranza ancora nutre riserve. Teme le condizionalità ex post, la sorveglianza rafforzata prevista nei trattati del Mes ma che verrebbe sospesa grazie ad un accordo politico tra gli Stati membri sulla nuova linea di credito istituita per la pandemia.
Da qui, l’irritazione di Conte. All’orizzonte del governo non c’è una decisione entro le prossime tre settimane. Nemmeno le comunicazioni in Parlamento del presidente del Consiglio alla vigilia del summit europeo di metà luglio serviranno a chiarire cosa si fa sul Mes.
Perchè, questa è la spiegazione ufficiale, il Mes non è all’ordine del giorno del Consiglio europeo di luglio, che invece discuterà del recovery fund e di come trovare un’intesa — ancora lontana — tra gli Stati membri, tra le richieste del nord Europa e quelle del sud, le rivendicazioni dell’est del continente.
Non a caso, la Cancelliera tedesca continua a premere per un accordo, che evidentemente non è ancora fatto. Il recovery fund “non risolve tutti i problemi, ma non averlo rafforzerebbe il problema — dice Merkel nell’intervista — Una disoccupazione troppo forte in un paese può avere un effetto esplosivo. I pericoli per la democrazia sarebbero a quel punto maggiori”.
Certo, quando ricorda che esiste il Mes come strumento cui attingere in caso di emergenza, Merkel parla il linguaggio dei ‘frugali’ del nord, recalcitranti sul recovery fund e tranquilli sul fatto che l’Italia, il paese più piegato dal covid, possa far ricorso al Salva Stati (basti vedere il ragionamento del ministro degli Esteri olandese Stef Blok in visita istituzionale a Roma martedì scorso).
Del resto, la Cancelleria svolge il ruolo delicatissimo di mediazione tra i paesi europei nella trattativa sulle risposte comuni alla crisi economica da Covid. E dunque, da una parte difende il recovery fund, dall’altra ricorda che nel frattempo l’Ue ha già disposto altri strumenti che non dovrebbero restare “inutilizzati”.
Ma a Roma il governo è bloccato su questa decisione. Alla vigilia del Consiglio europeo di metà luglio, è prevedibile una discussione parlamentare molto accesa. Prima del summit informale del 19 luglio, Emma Bonino di ‘+ Europa’ aveva presentato una risoluzione che parlava anche di Mes: non è stata votata perchè Conte ha deciso di tenere solo un’informativa in aula, non delle comunicazioni che prevedono il voto sulle risoluzioni. Motivo: il Consiglio della settimana scorsa era informale. Il prossimo però sarà formale.
Il Parlamento voterà sulle comunicazioni del premier, ma nella risoluzione di maggioranza non ci sarà il Mes: perchè il vertice europeo di luglio non ne parlerà , è la spiegazione ufficiale che trapela dal governo.
Decisione rimandata, ancora una volta, in attesa dell’intesa europea sul recovery fund. E se non arriverà con il Consiglio europeo di metà luglio? Nel governo, alzano le mani. Servirà un altro summit a fine mese, nella speranza che si arrivi ad un accordo. E forse, solo allora, arriverà anche la richiesta italiana di usare i fondi del Mes.
(da “Huffingtonpost”)
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