TRA UN PAIO D’ORE LA UE SCEGLIE LA CITTA’ CHE OSPITERA’ LA NUOVA SEDE DELL’AGENZIA DEL FARMACO
TESTA A TESTA TRA MILANO E BRATISLAVA
La decisione di Bruxelles alle 17. Le città in corsa per ospitare l’Agenzia in fuga da Londra sono 16. La più ambita tra le agenzie europee porta con sè 900 dipendenti (con famiglie) i cui consumi potrebbero superare i 40 milioni di euro l’anno. Oltre a 325 milioni di budget annuo e l’indotto degli almeno 500 eventi organizzati ogni an
Sarà Milano la prescelta per la nuova sede dell’Agenzia europea del farmaco?
I ministri per gli affari europei dei 27 Paesi dell’Unione si riuniscono a Bruxelles per decidere in quale città dal marzo 2019 dovrà traslocare l’Ema, costretta a lasciare Londra dopo la Brexit.
Per la più ambita tra le agenzie europee in fuga dal Regno Unito si preannuncia una sfida all’ultimo voto: la decisione sarà presa a margine del Consiglio Affari generali dell’Ue e a rappresentare il nostro Paese c’è il sottosegretario Sandro Gozi.
Le città che si erano candidate ad accogliere l’Agenzia erano 19 ma, in mattinata, prima La Valletta e Zagabria e poi anche Dublino hanno ritirato la propria candidatura.
Oltre a Milano, restano ora in corsa Amsterdam, Atene, Barcellona, Bonn, Bratislava, Bruxelles, Bucarest, Copenhagen, Helsinki, Lille, Porto, Sofia, Stoccolma, Vienna e Varsavia.
Il capoluogo lombardo è dato tra i favoriti e può contare anche sull’appoggio dei dipendenti dell’Authority: il 69%, in un questionario, l’ha indicato come meta preferita.
Ma, a poche ore dal verdetto, la principale insidia per Milano è rappresentata da Bratislava. La capitale della Slovacchia era stata rilanciata dal Consiglio europeo dello scorso giugno ed è tornata il pole position nelle ultime ore grazie anche al supporto che avrebbe acquisito da parte dei Paesi baltici. Ma dalle urne potrebbero uscire altre sorprese, come Amsterdam, Copenaghen, Stoccolma.
Il bagaglio che porta con sè Ema è consistente: uno studio condotto dall’università Bocconi parla di un indotto di 1,7 miliardi di euro.
Una stima per eccesso che tiene conto di diversi fattori. Innanzitutto il budget annuale di 325 milioni di euro destinato dall’Agenzia alla gestione ordinaria della struttura, dagli stipendi ai servizi.I consumi dei 900 dipendenti che arriverebbero a Milano con le loro famiglie potrebbero raggiungere un valore complessivo di quasi 40 milioni di euro l’anno.
A questi dati si sommano le ricadute dirette sulle imprese che intratterranno rapporti di lavoro con Ema, che potrebbero superare i 30 milioni l’anno.
Nello studio, si è tenuto conto poi del fatto che l’Agenzia ogni anno organizza almeno 500 eventi, che porterebbero a Milano circa 60mila visitatori professionali, con un giro d’affari superiore ai 25 milioni di euro.
Il grosso dovrebbe arrivare dai laboratori e siti di produzione — con relativi posti di lavoro — che le multinazionali già presenti sul territorio potrebbero decidere di creare grazie alla presenza di Ema. Senza contare il prestigio e la visibilità a livello internazionale che questo darebbe a Milano
Come sede Milano ha offerto il Pirellone, il palazzo che ospitava la Regione Lombardia: un grattacielo di 32 piani e oltre 24mila metri quadri a pochi passi dalla Stazione Centrale. Il capoluogo lombardo ha poi ottimi collegamenti ferroviari e aerei con le principali capitali europee e scuole d’eccellenza per le famiglie dei dipendenti. Sullo slancio di Expo 2015, la città della Madonnina vive un nuovo rinascimento, sia in termini di consumi che di turismo e prestigio internazionale.
Ma Milano punta ora a diventare un punto di riferimento europeo anche nel settore della salute e della ricerca: l’area espositiva di Expo si sta trasformando in un polo di ricerca, con un progetto di riconversione che prevede la creazione di un ‘Parco della Scienza’, con il nuovo campus dell’Università Statale, Human Technopole e l’ospedale Galeazzi.
In cantiere c’è poi anche la Città della Salute e della Ricerca, un progetto di valenza internazionale che sorgerà nelle aree ex Falck di Sesto San Giovanni, dove si trasferiranno l’Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta e l’Istituto Nazionale dei Tumori.
A ciò si aggiunge il fatto che il settore farmaceutico in Italia dà lavoro a oltre 60mila persone, di cui 28mila proprio in Lombardia. L’arrivo dell’Agenzia del Farmaco sarebbe quindi un completamento di questo percorso, che permetterebbe alle aziende farmaceutiche lombarde di avere contatti diretti con Ema.
Le votazioni si apriranno alle 17 e si svolgeranno in tre turni di voto.
Tra uno scrutino e l’altro i singoli rappresentanti potranno consultarsi fra loro e far convergere i voti su una città candidata.
Al primo turno ciascun Paese avrà sei punti da distribuire: 3 per la sede ritenuta più adatta, 2 per la seconda scelta e uno per la terza. Per assicurarsi la vittoria al primo scrutinio sarà necessario raccogliere 3 voti da almeno 14 Paesi.
In caso contrario, le prime tre classificate (o più nel caso di punteggi uguali) passeranno al secondo turno, dove ogni Paese avrà un solo voto da assegnare.
Per vincere, in questa fase, sarà necessario raccogliere almeno 14 punti. Se così non fosse, le prime due classificate (o più in caso di parità ) andranno allo spareggio finale, dove ogni Paese avrà sempre solo punto da assegnare.
Chi raccoglierà più consensi, vincerà . In caso di parità , la vittoria sarà assegnata con un’estrazione a sorte.
(da agenzie)
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