TRATTATIVA STATO-MAFIA, I VERBALI SEGRETI SULLA STRANA REVOCA DEI 41-BIS DURANTE LA STAGIONE DELLE STRAGI MAFIOSE
MENTRE FALCONE E BORSELLINO MORIVANO PER LE ISTITUZIONI, ALTRI FACEVANO FAVORI A COSA NOSTRA
Per la prima volta vengono rivelati i contenuti dei verbali dei Comitati nazionali per l’ordine e la sicurezza, il massimo organismo deputato alla protezione della Repubblica e dei suoi cittadini che nel biennio 1992-1993, quando infuriavano le stragi mafiose e venivano uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, si riuniva per decidere come fronteggiare la sfida della mafia.
Ebbene, secondo quanto riporta Salvo Palazzolo del quotidiano La Repubblica, durante quelle riunioni avvennero scontri durissimi in quanto lo Stato decise di revocare il 41 bis ai boss mafiosi.
Nel 1993 un pezzo dello Stato decise all’improvviso di revocare il carcere duro al gotha di Cosa nostra.
Senza un’apparente ragione, mentre le bombe continuavano ad esplodere in giro per il paese. E qualcuno protestò con forza.
Anche questo scontro ai vertici delle istituzioni raccontano i verbali. Uno scontro che fino ad oggi non era mai emerso.
Anzi, l’allora ministro della Giustizia Giovanni Conso ha sempre ripetuto che la decisione di non prorogare 300 decreti di 41 bis fu una sua “scelta personalissima “.
“Chiede di parlare il vice direttore del Dap, il magistrato Francesco Di Maggio, che non usa mezzi termini. “L’articolo 41 bis crea molte preoccupazioni – dice – perchè su 1232 provvedimenti ben 567 sono per delega del ministro della Giustizia e di questi soltanto 8 sopravvivono, mentre gli altri vengono revocati. I rimanenti 66 provvedimenti, invece, che non sono provvedimenti delegati, sopravvivono in numero maggiore: soltanto 26 vengono revocati dal magistrato”.
Come dire, il vero problema non sono i giudici, ma il ministero della Giustizia.
Nel comitato del 10 agosto, Di Maggio era andato oltre, chiamando in causa il governo. Le sue parole sono a pagina 357 dei file del Viminale: “È opportuno che il governo mantenga ferma la sua posizione sull’articolo 41 bis”.
L’anonimo verbalizzatore sottolinea la parola “governo”.
E il ministro Mancino che dice? Cambia argomento.
(da “Huffingtonpost”)
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