TRATTATIVA SULLA DIVISIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE AN E AMMINISTRATIVE DI MAGGIO: PER ORA FLI NON SI SCOGLIE
PARE CONFERMATO IL DISIMPEGNO DI FINI CHE SI CONCEDERA’ UNA LUNGA PAUSA DI RIFLESSIONE
Se nel quartier generale dell’Udc l’atmosfera è tesa e Casini non parteciperà oggi al consiglio nazionale del partito (“L’Udc è morto, è stata una storia bella, ma è finita, inutile accanirsi”), in Futuro e Libertà è addirittura irrespirabile.
Dopo la batosta, Fini ha cancellato tutti gli appuntamenti, chiedendo ai suoi di non cercarlo: “Per favore, ne ho bisogno”.
Il presidente della Camera riunirà oggi il partito.
La tentazione di mollare tutto resta fortissima.
Probabilmente prenderà tempo, annunciando una lunga pausa di riflessione per accompagnare il ricambio.
Poi ascolterà i dirigenti. Alcuni lo imploreranno di restare in campo, altri invocheranno una svolta “di destra”.
Di certo Fini fotograferà la realtà di Fli, giudicato un partito “finito”.
E, indipendentemente da quanto deciderà di fare, non dovrebbe sancire un rompete le righe immediato.
C’è la tornata amministrativa di maggio, ma anche alcuni passaggi burocratici da consumare.
A partire dal destino della Fondazione di An – polmone economico della destra – sulla quale si cerca un accordo con i reduci della diaspora di via della Scrofa.
Tommaso Ciriaco
(da “La Repubblica“)
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