TRAVAGLIO E IL SUICIDIO POLITICO ASSISTITO DEL M5S
“SI SONO SPARATI AI PIEDI, COME DA COPIONE”
Marco Travaglio scrive oggi sul Fatto Quotidiano che il voto di ieri su Rousseau che ha sconfessato la linea del Capo Politico Luigi Di Maio è un caso di suicidio politico assistito:
Ieri gli iscritti si sono ritrovati a votare al buio e, com’era prevedibile, ha prevalso il patriottismo di partito. Col risultato che i 5 Stelle si sono sparati un’altra volta nei piedi, come da copione. Un caso di suicidio assistito. La linea Di Maio, chiaramente suggerita nel quesito suggestivo su Rousseau e ribadita incautamente dal capo politico a urne telematiche aperte, è stata platealmente sconfessata dalla base. E, anche se era quella di tutto il vertice M5S, a uscirne vieppiù indebolito sarà solo lui. Oggi e ancor più domani.
Perchè ora le liste vanno presentate: e con quali candidati, visto che sul territorio i militanti senza cariche sono quattro gatti e nessun leader s’è ancora affacciato per fare scouting e campagna elettorale, mentre Salvini e in parte il PD sono in giro da un pezzo? Ma soprattutto: se Bonaccini, dato ora in lieve vantaggio sulla Borgonzoni, sulle ali anzi sulle pinne delle Sardine, dovesse perdere per pochi voti e i 5 Stelle raccoglierne pochi in più di quelli mancanti al governatore uscente, tutti darebbero la colpa a loro
Ma il direttore del Fatto propone anche una strada di salvezza. Che però è piuttosto fantasiosa, visto che prevede di proporre un patto con il Partito Democratico in Emilia Romagna sconfessando così il voto su Rousseau:
L’unica strada è quella civica e ambientalista: quella che riempie le piazze sotto le insegne delle Sardine in Emilia e del movimento dei Balconi in Calabria. Nel poco tempo che c’è, bisogna aprire le liste a quei mondi, tentando di aggregare attivisti senza bandiera, professionisti ed esponenti della società civile su pochi punti che stiano a cuore agli elettori di due regioni tanto diverse. E, su quel programma d’emergenza, proporre un patto al Pd, come quello sperimentato in Umbria, cioè nella regione meno indicata: in Emilia Romagna il M5S appoggia Bonaccini e in Calabria il Pd sostiene un candidato governatore “civico”indicato dai 5Stelle.
(da “NextQuotidiano”)
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