TRAVAGLIO: “SALVINI NON SI PUO’ PERMETTERE DI MOLLARE BERLUSCONI”
“C’E’ QUALCOSA CHE I DUE SANNO E NOI NON SAPPIAMO: SOLO LE FIDEIUSSIONI A GARANZIA DELLE BANCHE O QUALCOS’ALTRO?”
Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano oggi si fa qualche domanda e si dà qualche risposta sull’atteggiamento di Matteo Salvini, che nonostante le uscite a mezza bocca non conclude la sua alleanza con il MoVimento 5 Stelle perchè questo darebbe un dispiacere a Berlusconi.
Perchè?
Eppure la Cara Salma continua a dettare legge: Salvini, al netto delle rodomontate, torna all’ovile a ogni richiamo all’ordine. Come se avesse il guinzaglio troppo corto per uscire di casa senza il padrone. Evidentemente c’è qualcosa che i due sanno e noi non sappiamo. Solo le famose fidejussioni con cui B. garantì la Lega con le banche e che lo resero azionista del Carroccio fin dai tempi di Bossi, nel lontano 2000? O qualcos’altro? Mistero.
Sta di fatto chela Lega è legata tutt’oggi indissolubilmente a lui. Se i 5Stelle sfidano Salvini a slegarsi ben sapendo che non può farlo, sono dei politici astuti.
Ma se credono davvero che possa farlo, sono dei fessi e dei poveri illusi.
Anche se Salvini, immemore della fine di Fini, si immolasse come i kamikaze mollando il Caimano, difficilmente lo seguirebbe l’intera Lega.
Qualcosa ci dice che, a quel punto, la pattuglia parlamentare del Carroccio si assottiglierebbe giorno per giorno, con una lenta ma inesorabile transumanza di parlamentari verso il gruppo forzista: i bossiani e i maroniani ora stanno allineati e coperti, ma fino a quando?
Per Travaglio però c’è anche dell’altro. Ovvero: un eventuale accordo con la Lega non durerebbe troppo perchè i numeri su cui si regge la maggioranza sarebbero scarsi e si assottiglierebbero ulteriormente grazie all’azione dello stesso Berlusconi:
Se qualcuno pensa che Maroni abbia lasciato la Regione Lombardia per fare il rubrichista del Foglio, cioè per entrare in clandestinità , si illude.
Poi, certo, c’è anche l’ipotesi che B. finga di accettare un governo M5S-Lega, limitandosi a un appoggio esterno senza ministri in cambio di garanzie per le aziende e i processi (ci stanno lavorando i vari Ghedini e Confalonieri, che incontra Lotti e altri senza che nessuno si scandalizzi o domandi a che titolo, mentre Mediaset si libera dei “populisti”Del Debbio, Belpietro e Giordano).
Ma, dopo qualche settimana, un appoggio esterno ininfluente diventerebbe determinante con la solita compravendita di parlamentari leghisti.
Che razza di “governo di cambiamento” sarebbe quello che non può neppure sfiorare i conflitti d’interessi, i trust editoriali, la Rai, la corruzione, l’evasione, la mafia e alle altre ragioni sociali di FI?
Ieri Salvini vaneggiava di “riforma della giustizia”e B. annuiva: è sicuro Di Maio che sia la stessa che ha in mente lui?
(da “NextQuotidiano”)
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