“TROPPI FARABUTTI IN POLITICA” HA DETTO BERLUSCONI: MA CI SONO 2 MINISTRI E 12 PARLAMENTARI DI CENTRODESTRA CONDANNATI
D’ALEMA LO DISSE DI BERLUSCONI, ORA SILVIO DI ALTRI, MA NESSUNO HA FATTO NULLA PER EVITARE CHE 18 PARLAMENTARI CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA SIEDANO IN PARLAMENTO… DUE MINISTRI ( BOSSI E MARONI), 10 DEPUTATI DEL PDL, 2 DELLA LEGA, 2 DEL PD, 1 DELL’UDC… E ORA RIPRESENTANO PURE COSIMO MELE
Era il luglio del 1998 quando Massimo D’Alema, in un’intervista a “Repubblica”, disse che “Berlusconi è un farabutto”.
Passati 11 anni è toccato al premier, in occasione delle “celebrazioni” sul terremoto da “Porta a Porta”, sostenere, in termini più vaghi, che “ci sono troppi farabutti in politica”, senza precisare meglio di chi parlasse.
Che si riferisse ai 18 parlamentari condannati in via definitiva e che siedono ugualmente tra Camera e Senato?
Quelli che Beppe Grillo avrebbe voluto cacciare raccogliendo 350.000 firme a sostegno della sua proposta?
Certo che se il premier si fosse riferito a questi “magnifici diciotto” saremmo stati di fronte sicuramente a una crisi di governo.
Intanto perchè vi sono due ministri della Lega: Umberto Bossi, il moralizzatore federalista condannato a 8 mesi di reclusione per 200 milioni di finanziamento illecito proveniente dalla maxitangente Enimont, e Roberto Maroni, condannato a 4 mesi e 20 giorni per oltraggio a pubblico ufficiale, durante una perquisizione della polizia alla sede della Lega.
Onestamente il reato di Maroni è più leggero e diremmo “politico”, quindi perdonabile, ma forse era il meno adatto a essere indicato proprio come Ministro dell’Interno uno che aveva oltraggiato le forze dell’ordine…
Restando nel Centrodestra, vediamo che vi sono altri 12 condannati con sentenza definitiva, 10 del Pdl e 2 della Lega.
E i reati sono poco conciliabili con una corretta amministrazione dello Stato: Vito Bonsignore (tentata concussione nello scandalo tangenti per la costruzione dell’ospedale di Asti), Massimo Maria Berruti ( 8 mesi per favoreggiamento), Giulio Camber (8 mesi per corruzione), Giampiero Cantoni (2 anni per corruzione e concorso in bancarotta), Giuseppe Ciarrapico (3 anni per ricettazione fallimentare e bancarotta fraudolenta), Marcello De Angelis (5 anni per banda armata e associazione sovversiva), Renato Farina (6 mesi per favoreggiamento), Giorgio La Malfa ( 6 mesi per finanziamento illecito relativo alla tangente Enimont), Domenico Nania (7 mesi per lesioni personali), Salvatore Sciascia ( 2anni e 6 mesi per corruzione), Antonio Tomassini ( 3 anni per falso), Marcello Dell’Utri (2 anni e 3 mesi per false fatture e frode fiscale).
Nel Partito Democratico eccelle Antonio Papania (2 anni e 20 giorni per abuso d’ufficio), seguito da Enzo Carra ( 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni nella vicenda Enimont).
Chiude l’Udc Giuseppe Naro ( 6 mesi per abuso d’ufficio).
Piccola riflessione. Un conto sono i “reati politici”, ma quelli “amministrativi” pesano: era proprio il caso di far rieleggere parlamentari ( che dovrebbero rappresentare la corretta amministrazione dello Stato) personaggi condannati per reati di questo genere?
Che senso ha parlare tutti di “farabutti in politica” e poi chiudere entrambi gli occhi verso le proprie liste?
E parliamo solo di quelli eletti, figuriamoci tra i trombati quanti ve ne saranno stati.
A conforto di chi ci legge, ricorderete il parlamentare Udc Cosimo Mele, al centro di uno scandalo due anni fa.
Il 27 luglio 2007, all’hotel Flora a Roma, era con due prostitute, in un festino a base anche di cocaina, una delle due fu portata d’urgenza in ospedale in coma.
Mele fu accusato di spaccio di sostanze stupefacenti per la cessione alla prostituta della dose: si dimise dall’Udc, ma non dal Parlamento, restandovi fino alla scadenza del 2008.
Ora leggiamo che si candiderebbe alle regionali pugliesi in quota Alleanza di Centro (Pionati), lista di appoggio al Pdl.
Sarebbe da chiedere ai vertici del Popolo delle Libertà se intendono avallare una scelta del genere: riciclare personaggi di questo livello fa forse parte del programma di governo cui si riferisce sovente il premier?
O non pensa che l’elettore di centrodestra si incazzi se viene a saperlo?
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