TUTTI IN CODA PER L’ANGELINO ELETTRONICO, IL GADGET HI-TECH CHE VI DA SEMPRE RAGIONE
COMPUTER E SMARTPHONE SI OSTINANO A ESSERE INFALLIBILI. L’ALFANO ELETTRONICO INVECE SI SMENTISCE OGNI DUE MINUTI, BASTA DIRGLI COSA DEVE PENSARE
Lunghe file, attese di ore, ma soprattutto eccitazione e fremito di curiosità .
Era così, ieri, in quasi tutti i centri commerciali del paese, perchè tutti volevano la nuova strabiliante, rivoluzionaria diavoleria tecnologica, l’Alfano Elettronico, il gadget hi-tech più alla moda, più richiesto, invidiato da chi non ce l’ha, esibito con orgoglio da chi lo possiede.
“Non chiamatelo robot — dice un signore che esce trionfante dal negozio con il suo pacco — perchè l’Angelino Elettronico è anche capace di sentimenti. Piange, sa? Si deprime, anche. Ma alla fine ubbidisce sempre”.
Venduto in voluminosa scatola, senza libretto delle istruzioni perchè l’uso è assai intuitivo, l’Angelino Elettronico è ormai un elettrodomestico irrinunciabile nelle case più moderne.
Ma a cosa serve esattamente? “Oh, fa un sacco di cose”, dice un venditore.
“Se in treno lasci il posto lui te lo tiene finchè torni. Se dice una cosa e tu lo smentisci sta zitto e buono. Vuole vedere?”.
Certo che sì: la prova su strada è certamente interessante.
L’apparecchio — straordinariamente somigliante ad Angelino Alfano — si accende silenziosamente.
Poi tuona: “Bisogna fare le primarie!”.
A questo punto basta avvicinarsi e dire: “No”.
Ed ecco l’Alfano Elettronico che cambia espressione e ribatte: “Non bisogna fare le primarie!”.
Straordinario.
E lo stesso per la candidatura a premier, per le dimissioni di Nicole Minetti e per qualunque altro argomento.
E’ lui che comincia, afferma una cosa, poi tutto viene da sè, basta smentirlo e si rimangia la parola in trenta secondi.
“Tutti vogliono un segretario così”, dice lo slogan pubblicitario, e a giudicare dal successo di vendite c’è del vero.
Nella versione Gold, l’Angelino Elettronico porta anche il caffè, rifà i letti, pulisce i bagni della villa e polemizza a comando con gli avversari del suo proprietario.
Sempre pronto, naturalmente, a smentirsi in pochi secondi, addirittura in pochi decimi.
Alessandro Robecchi
(da “MisFatto”)
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