ULTIMA ORA: PRIMARIE, LA DIGOS NELLA SEDE PD DI GENOVA
E A SAVONA PARTE UN ESPOSTO DEL SEGRETARIO PD
Gli agenti della Digos e della Squadra Mobile hanno acquisito nel pomeriggio alcuni documenti nella sede regionale del Pd in via Maragliano.
Prima Albenga, ora Genova.
E anche Savona, dove il segretario provinciale del Pd savonese, Fulvio Briano, ha presentato un esposto orale al procuratore Francantonio Granero in merito ai presunti brogli alle primarie del partito.
Sergio Cofferati aveva evocato “episodi da Procura” subito dopo il voto di domenica delle primarie del centrosinistra, che ha incoronato Raffaella Paita.
Era stato facile profeta: nel giro di pochi giorni prima è stata la Procura savonese ad aprire un’inchiesta sul voto di Albenga per presunti pagamenti a chi andava a votare.
E ora si apprende che anche su un seggio genovese si sono mossi gli investigatori.
Il presidente del seggio di Certosa, che aveva denunciato al partito “possibili infiltrazioni malavitose” e un’anomala partecipazione della comunità riesina, è stato ascoltato dalle forze dell’ordine, dagli uomini dello Servizio centrale operativo (Sco), sezione criminalità organizzata.
L’atto è coperto dal massimo riserbo, anche nella sede del Pd le bocche sono cucite.
Il segretario provinciale del Pd savonese, Fulvio Briano, ha invece presentato un esposto orale al procuratore Francantonio Granero in merito ai presunti brogli alle primarie del partito che hanno visto Raffaella Paita sovrastare Sergio Cofferati.
L’iniziativa è stata valutata in seguito alla notizia dell’apertura di un’inchiesta conoscitiva (modello 45) da parte della magistratura savonese di fronte all’anomalo flusso di extracomunitari e minorenni alle votazioni svoltesi domenica.
Al vaglio della magistratura c’è anche l’ipotesi di un eventuale versamento di denaro a coloro che si sarebbero recati al voto.
Il segretario Briano ha già consegnato al procuratore la lista e i verbali delle votazioni effettuate nei seggi del capoluogo.
La Procura di Savona aveva aperto un fascicolo per violazione delle norme in materia di candidature.
Altri accertamenti sono in corso su presunte minacce ricevute da Rosalia Guarnieri, l’ex sindaco di Albenga che sosteneva di avere le prove video e fotografiche di persone che distribuivano denaro all’esterno del seggio allestito a Albenga, video e foto che sarebbero poi state cancellate dalla stessa Guarnieri dopo le minacce.
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