“UN CAFFE’ CON IL MIO CARO AMICO MATTEO”: MA CHE BELLO IL SELFIE DI SALVINI CON IL FIGLIO DEL BOSS DELLA CAMORRA MATRONE
LO SCATTO DOMENICA SCORSA CON L’EREDE DI UNO DEI BOSS PIU’ SANGUINARI DI SCAFATI
Una fotografia che farà discutere e che vede (nuovamente) protagonista Matteo Salvini. Dopo il suo comizio di Vignola (in provincia di Modena), Antonio Michele Matrone ha chiesto al leader della Lega di scattarsi una foto in sua compagnia.
Lo scatto è poi stato condiviso domenica sulla pagina Facebook del giovane che altro non è che il figlio di uno dei più sanguinari boss di Camorra di Scafati, in provincia di Salerno.
La condivisione sulla pagina Facebook di Michele Matrone ha scatenato un pandemonio che ha portato anche alla richiesta di chiarimenti da parte di alcuni membri campani della Commissione parlamentare Antimafia.
La fotografia era accompagnata (e parliamo al passato perchè, dopo la denuncia del quotidiano Metropolis, l’immagine è stata rimossa da Michele Matrone stesso che vive in Emilia Romagna) da una didascalia che recitava: «Un caffè insieme al mio caro amico Matteo».
Certamente, come accaduto fuori da San Siro quando si fece immortalare in compagnia di un capo ultras del Milan condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, questa immagine non può che provocare imbarazzo nello stesso Salvini.
«Chiediamo pubblicamente a Salvini di chiarire al più presto la sua posizione, meglio ancora se lo facesse in Commissione Antimafia. Il segretario della Lega ci dica se la foto è stata scattata quando era ministro, se è davvero amico di Michele Matrone ed i suoi rapporti con lo stesso — si legge nella nota firmata da Andrea Caso e Francesco Urraro, membri campani della Commissione parlamentare Antimafia, con la portavoce Virginia Villani della Commissione Lavoro alla Camera -. Poco conta dove è stata fatta, scandalizzano certi comportamenti da parte di chi aveva il compito di contrastare la criminalità organizzata. Certe foto non sono solo passaggi per i social network, come un cittadino onesto potrebbe pensare».
(da agenzie)
Leave a Reply