UN LUTTO CHE NON E’ DI TUTTI
QUEI POLITICI SENZA VERGOGNA CHE SI PROCLAMANO CRISTIANI E GOVERNANO SEMINANDO ODIO SONO INDEGNI DI PRESENZIARE AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, RESTINO NELLA FOGNA DOVE VIVONO
Ai funerali del papa ci saranno parecchie persone che lo detestavano. Politici e governanti di destra, ufficialmente cristiani, per i quali questo papato è stato un macigno indigeribile. Basterebbero le parole di Bergoglio sui migranti – disse che escluderli dalla società è “schifoso, peccaminoso e criminale” – per capire quale abisso separi il Vangelo secondo Bergoglio dal cristianesimo di Stato di Trump, che non crede in nulla che non sia profittevole per lui, e usa la fede come uno sfollagente; o dalla religione armigera di “Dio, Patria, Famiglia”, che in Italia, si sa, è al governo.
Per non dire della appassionata fede ambientalista (francescana) così bene scritta nell’enciclica Laudato si’ e messa in ridicolo da molti, a destra, come tutto ciò che impiccia il profitto, e l’ottusa comodità delle abitudini. Che sarà mai, la Terra, se non un grosso limone da spremere.
Sono stato battezzato ma non sono cristiano, non credo che Gesù fosse il figlio di Dio incarnato in una vergine: la fede è una cosa seria, non la si può aggiustare. Ma la morte di questo papa è un mio lutto (e di altri simili a me), molto ma molto di più di quanto lo sia per una moltitudine di cristiani “ufficiali” ai quali Bergoglio dev’essere sembrato un intruso – tal quale Gesù ai suoi coevi, e Francesco d’Assisi ai suoi.
Non è vero, non è mai stato vero che sia la disciplina formale della religione (andare a messa, pretendere il crocifisso nelle scuole e negli edifici pubblici) a fare la differenza. La differenza più profonda, più significativa dal punto di
vista umano, è la differenza politica, ovvero come si cerca di guardare al mondo e agli uomini. È quella che segna i pensieri e le vite.
(da repubblica.it)
Leave a Reply