“UNA VOLTA NEL M5S C’ERA UNA COMUNITA’, ORA E’ SOLO GUERRA DI POTERE”
PARLA CANESTRARI, EX BRACCIO DESTRO DI GRILLO E CASALEGGIO… UN RITRATTO REALE E IMPIETOSO DI COSA E’ DIVENTATO IL MOVIMENTO
Grillo lo ha definito “la mente grigia”. E, in effetti, Marco Canestrari era il braccio destro di Casaleggio e dello stesso comico genovese.
“Sono stato per anni l’uomo che seguiva Beppe Grillo ovunque, dal colloquio con l’ambasciatore tedesco a quello con il presidente del Senato. Ho lavorato anni alla Casaleggio accanto a Gianroberto, ero il suo inviato agli incontri nazionali dei meet up, la cinghia di trasmissione tra loro, le cellule originarie del Movimento, e lui. Solo io e altre due persone sappiamo davvero cosa volessero Roberto e Beppe”.
E ora, a 33 anni, Canestrari fa il programmatore informatico a Londra.
A La Stampa ha rilasciato un’intervista, contravvenendo alla “regola del silenzio” imposta da Casaleggio
All’inizio eravamo una comunità . Roberto amava quella parola. Ora non più. Era il mio capo, lo ricordo con molto affetto e professionalmente devo tutto a lui. Credeva davvero nel suo progetto, non aveva secondi fini. Ma le cose sono andate diversamente.
Il Movimento 5 Stelle è totalmente cambiato rispetto alle origini. E Canestrari è pessimista sul fatto che il non-partito possa cambiare davvero l’Italia.
Il Movimento nel 2013 è stato votato per nove milioni di motivi diversi, nessuno dei quali era ritrovarsi un gruppo parlamentare impegnato in una guerra per bande e a coprire le proprie bugie, a cominciare dagli stili di vita, tutt’altro che francescani.
È nato denunciando i politici che usavano la querela per minacciare i giornalisti, e ora spaccia robaccia sui siti legati al blog, e alimenta cultura della minaccia e diffamazione seriale in rete. Sono diventati la voce del nuovo oscurantismo. Come gli antivaccinisti che attirano i clic sui siti. Al ministero della salute ci mandiamo un antivaccinista? È un sistema che allontana le competenze e attira i ciarlatani
Il programmatore informatico non risparmia critiche al direttorio, accusato di essere usato “per fini personali e per acquisire potere”
L’ascesa di Di Maio, che Grillo aveva cercato di fermare dicendo ‘non ci faremo imporre il candidato premier dalle tv’, è speculare all’ascesa di Renzi e coltiva di per sè il germe del tradimento.
Davvero qualcuno pensa che l’onorevole Di Maio smetterà di far politica a 37 anni, dopo due mandati? Hanno già creato un patto e una casta di intoccabili: tutto quello contro cui Roberto ci spingeva a lottare
L’uso della tv per la rincorsa del consenso personale e non per il Movimento.
Di Battista al Processo del lunedì. Fico che da Formigli dice che il limite del doppio mandato non si tocca, cioè parla a Di Maio anzichè ai cittadini. Giravolte politiche impressionanti: l’assessore di Livorno indagato, a cui non si chiedono le dimissioni
Dopo la morte di Casaleggio, l’eredità è stata raccolta da Davide, suo figlio. Canestrari, tuttavia, sottolinea che “Davide non ha la passione per la politica”.
Davide non ha nessuna passione politica, a differenza del padre. Roberto aveva costruito il M5s su una suggestione culturale di fondo: Il ciclo dei robot di Asimov. Pensava alle regole del Movimento come alle tre regole della robotica di Asimov: noi mettiamo solo delle regole, non elementi politici, diceva. All’interno di quelle regole poi si sviluppa tutta la dialettica. Davide invece vuole solo raggiungere gli obiettivi che si d�
Il blog continuerà a essere gestito dalla Casaleggio, proprio da Davide, e non da Di Maio. E questo – sottolinea Canestrari – “è il punto politicamente rilevante”. E Grillo cosa farà ?
Beppe avrà un ruolo decisivo i prossimi mesi. So che di recente si chiede anche lui se la nostra gente volesse tutto questo. È molto dubbioso lui per primo sul M5S di oggi. Gli manderei un consiglio: pensa bene di chi fidarti, guarda il blog adesso, pieno di pubblicità , ricordati di quando mi chiedevi di convincere Roberto a togliere tutti i bottoni “compra” che non ti piacevano. Quello non è piu il Blog, è un asset aziendale. E nessuno voleva un Movimento così.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply