VARIANTE DELTA E CALO DELLE CONSEGNE PFIZER: LE REGIONI INIZIANO A PREOCCUPARSI
REZZA: “PURTROPPO ARRIVANO MOLTE SEGNALAZIONI SULLA VARIANTE INDIANA”… A LUGLIO PFIZER TAGLIA DEL 43% LE DOSI PREVISTE
Il calo delle consegne del vaccino Pfizer e la variante Delta diffusa in molte regioni italiane iniziano a destare preoccupazione.
Proprio quando il governo decide di abolire l’utilizzo delle mascherine all’aperto, una nuova incognita si affaccia sull’estate.
Gli amministratori locali sono preoccupati, tra questi Alessio D’Amato della regione Lazio: “Nel Regno Unito oggi c’è la diffusione della variante Delta, presente già nel nostro paese e nella nostra regione. Queste varianti nel tempo tendono assumere un ruolo predominante nell’arco di sei/sette settimane, per questo è importante arrivare al 70 per cento delle persone vaccinate”.
E a questo proposito l’assessore alla Salute riferisce che è arrivata “notizia di una riduzione, a luglio, del 43 per cento delle consegne del vaccino Pfizer, è un fatto che ci preoccupa”.
Tutto questo è ovviamente legato alla variante Delta. Nonostante l’Italia stia spingendo per fare in modo che la finale del campionato europeo venga disputata a Roma e non in Inghilterra perché, come dice il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi “Londra è la Capitale meno adatta”, anche in Italia la variante del Covid inizia ad essere presente.
Lo conferma Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione presso il ministero della Salute, in audizione in commissione Sanità al Senato, spiegando che “adesso che sta circolando la variante Delta riceviamo molte segnalazioni che purtroppo arrivano da moltissime regioni italiane, si sta cercando in questo momento di fare contenimento”
In particolare si segnala il focolaio scoperto tra i lavoratori della logistica e i loro contatti stretti tra le province di Piacenza, Cremona e Lodi. Dal 15 giugno per sei giorni l’Ausl di Piacenza ha sequenziato, individuato e isolato 25 casi della mutazione scoperta in India, dominante in Inghilterra e in espansione in altri Paesi. I contagi provengono tutti dal polo logistico piacentino. Due sono le aziende coinvolte dal focolaio con 10 dipendenti positivi, mentre gli altri 14 sono amici, conoscenti o parenti stretti. Nessuno era vaccinato e nessuno ha avuto conseguenze gravi. Anche per questo c’è attenzione, ma non allarme.
“Abbiamo allargato il più possibile il cerchio tentando di individuare i possibili contatti dei contagiati – ha spiegato il responsabile del dipartimento di Sanità pubblica, Marco Delledonne – in questi ultimi giorni, per fortuna, i tamponi non evidenziano più nuovi positivi e siamo abbastanza fiduciosi di essere riusciti a contenere il virus, grazie ad un’azione tempestiva”.
Intanto il ministero della Salute ha disposto una nuova indagine rapida per stimare la diffusione nel Paese delle principali varianti del coronavirus in Italia, a partire proprio dalla Delta. La circolare è firmata dal direttore della prevenzione Gianni Rezza, che lo aveva annunciato nella conferenza stampa di venerdì scorso. In Campania su 321 tamponi di persone risultate positive, sono emersi 82 casi di Delta, ma anche 170 di inglese e 36 di brasiliana.
(da agenzie)
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