VI RICORDATE DEL PATTO TRA ITALIA E ALBANIA SUI MIGRANTI? “REPORT” RIVELA CHE ENJELL AGACI, L’UOMO CHIAVE DELL’ACCORDO VOLUTO DALLA MELONI, È “SEGRETARIO DEL PREMIER EDI RAMA, E GIÀ AVVOCATO DEI PRINCIPALI ESPONENTI DELLA MAFIA ALBANESE IN ITALIA”
AL CENTRO DI UN CLAMOROSO TENTATIVO DI CORRUZIONE DEL CAPO DELL’INTERPOL DI ROMA…LE ESTRADIZIONI FACILI DEI BOSS MAFIOSI IN ALBANIA DOVE POI NON SCONTAVANO LA PENA INGLITTA DAI TRIBUNALI ITALIANI
L’accordo tra Italia e Albania sui migranti potrebbe arrivare a costare circa 1 miliardo di euro, senza risolvere alcun problema e con il rischio che parte di questi soldi vengano pignorati da un noto imprenditore italiano che vanta crediti a Tirana.
Ma soprattutto l’uomo chiave dell’accordo voluto dal governo Melonisarebbe Enjell Agaci, “segretario del premier Edi Rama, e già avvocato dei principali esponenti della mafia albanese in Italia, al centro di un clamoroso tentativo di corruzione del capo dell’Interpol di Roma”.
A svelarlo e sostenerlo sarà questa sera alle 21 su Rai Tre Report, in una inchiesta firmata dal giornalista Giorgio Mottola che parla anche delle vicende giudiziarie della ministra Daniela Santanché, che ha firmato anche lei una intesa con Tirana.
Report ha fatto i conti sull’operazione immigrati in Albania e ha scoperto “una lunga serie di incongruenze”.
Dalle carte consultate emerge che a fronte dei 36mila migranti prospettati dalla Meloni, i due centri di accoglienza albanesi arriveranno ad ospitare al massimo 2822 migranti, considerato che la capienza massima è di meno di mille persone.
E i costi sono già fuori controllo: la costruzione dei due centri è passata da 35 milioni a 65 e rischiano di crescere ulteriormente visto che il termine dei lavori è stato già prorogato da maggio ad aprile. Costi che come emerge dai documenti consultati da Report saranno coperti con pesanti tagli al ministero dell’Università, dell’Ambiente e della Salute.
Ma c’è anche il rischio che una parte dei soldi destinati in Albania, potrebbero finire a ingrossare i conti di Francesco Becchetti, controverso imprenditore nipote del ras delle discariche Manlio Cerroni, fondatore di Agon Channel.
L’Albania è stata condannata a pagare 135 milioni di euro di risarcimento all’uomo di affari italiano, ma non ha nessuna intenzione di pagare. E quindi ha deciso di pignorare preventivamente una parte dei fondi destinati al governo di Tirana. Ma Report svela inoltre l’identità dell’uomo chiave dell’accordo tra Italia e Albania: Enjell Agaci, segretario di Rama.
Agaci è un importante avvocato albanese con studio anche a Roma. In passato tra i suoi clienti si annoveravano anche alcuni tra i principali boss della mafia albanese, processati in Italia. Nel 2016, alcuni dei suoi assistiti finiscono al centro di una polemica giudiziaria. “Secondo quanto segnalavano i magistrati italiani molti boss della mafia albanese, condannati a pene tra i 10 e i 20 anni in Italia, venivano estradati con troppa facilità in Albania, dove una volta arrivati scontavano pene molto più basse o venivano addirittura scarcerati”, dice Report.
L’avvocato Agaci occupa una delle posizioni centrali del governo Rama, come segretario generale del Consiglio dei ministri. Quando quest’estate Giorgia Meloni è andata in vacanza in Albania a discutere i dettagli dell’accordo sui migranti, era presente anche lui, a fianco a Edi Rama e al primo ministro italiano.
uesta sera Report tornerà infine sulle vicende di Daniela Santanchè. Dopo l’avviso di fine indagini per truffa all’INPS la ministra ha fatto filtrare la sua difesa personale: se truffa c’è stata, è stata compiuta a sua insaputa. “Dai documenti inediti e dalle testimoniante” rintracciate da Report “emergerebbe il contrario: la Santanchè era perfettamente al corrente non solo della gestione del personale ma anche di quella finanziaria di Visibilia. Circostanza che rende ancora più delicata la sua posizione nella seconda indagine a suo carico, quella per falso in bilancio.
Chat inedite del fidanzato della ministra, Dimitri Kunz, documentano gli stratagemmi societari utilizzati per evitare che Daniela Santanchè dovesse rispondere in prima persona dei debiti della società. Davanti le telecamere di Report l’ex compagno della ministra, Alessandro Sallusti, ammette di essersi prestato all’intestazione fittizia di un debito di una società della Santanchè, la cui mancata svalutazione ha contribuito a truccare i bilanci”
(da agenzie)
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