VINCENZO NIBALI VINCE IL TOUR: E’ IL TRIONFO DELL’UOMO SEMPLICE E UMILE, L’OPPOSTO DEI NOSTRI POLITICI
IL MESSINESE NELLA STORIA DEL CICLISMO: IL TRIONFO DELLO “SQUALO”
Come sedici anni fa, ma in modo diverso. Vincenzo Nibali, 29 anni, trionfa al Tour de France, come fece Marco Pantani, ultimo grande campione del ciclismo italiano.
Lo “Squalo” e il “Pirata”: il mare li unisce nei soprannomi, ma tra i due non esistono paragoni: per carattere, stile e vittorie.
Nibali è andato oltre l’eredità di Pantani: con la vittoria in Francia è entrato nell’Olimpo dello sport di tutti i tempi.
Il messinese si è consacrato nel ristretto club dei ciclisti che hanno vinto il Grande Slam di questo sport.
Prima di lui, solo Jacques Anquetil, Alberto Contador, Felice Gimondi, Bernard Hinault ed Eddy Merckx avevano vinto Giro D’Italia, Vuelta di Spagna e Tour de France.
Per fare un paragone con il calcio: l’impresa di Nibali è come il “triplete” della Spagna (due Europei consecutivi e un Mondiale) o quello dell’Inter nel 2010 (scudetto, Coppa Italia e Champions League).
La sua vittoria però ha un sapore particolare anche perchè riscatta la fama di uno sport che negli ultimi anni è stato inquinato dal doping.
Il trionfo di Nibali (il decimo di un italiano al Tour) è il successo dell’uomo normale, dell’atleta semplice e riservato che corre per la gente senza arroganza o clamori.
Un ciclista autentico, insomma. Un dato che sgombra le insinuazioni dei detrattori che cercano di offuscarlo con il doping: la sua salita verso Hautacam nella 18esima tappa è stata solo la ventisettesima più veloce di sempre. Tappa che l’ha spinto verso la vittoria.
Nibali ha staccato gli avversati in maniera netta.
Anche se i suoi due rivali più accreditati, Chris Froome e Alberto Contador, si sono ritirati, il messinese ha lasciato le briciole ai due corridori di casa Thibaut Pinot e Jean-Christophe Pèraud, che si dovranno accontentare del podio.
Il suo successo è la vittoria di un intero Paese, paragonabile, se non addirittura superiore, ai fasti del calcio.
Di un’Italia che dopo la delusione Mondiale e le recenti polemiche sulla successione alla presidenza della Figc ritrova il suo spirito autentico: il trionfo dell’uomo semplice che si fa apprezzare per il suo talento.
Da piccolo lo avevano soprannominato “Pulce”, proprio come Lionel Messi. Poi però è diventato lo “Squalo” capace di mordere (sportivamente) gli avversari accumulando otto minuti di vantaggio su tutti al Tour.
Proprio per questo motivo su Twitter è partita la campagna per convincere la Gazzetta dello Sport a pubblicare il giornale di lunedì 28 luglio con il colore giallo.
Sotto l’hashtag #GazzettaGialla, gli utenti si stanno spendendo per celebrare Nibali con un gesto che nella storia del quotidiano milanese è stato riservato solo alla Nazionale di calcio.
Da parte sua Nibali festeggerà con lo stile che l’ha contraddistinto finora.
Ha promesso che donerà la maglia gialla alla madre di Marco Pantani: l’Italia ha trovato il suo nuovo campione nel ciclismo.
(da “Huffingtonpost”)
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