VON DER LEYEN CONTRO LA “VERGOGNA” UNGHERESE, 17 STATI FIRMANO CONTRO IL RAZZISTA ORBAN : “LIBERI DI AMARE CHI SI VUOLE”
BRUXELLES PRONTA A “USARE TUTTI I POTERI” CONTRO LA LEGGE OMOFOBA UNGHERESE… LA GERMANIA SI COLORA DI ARCOBALENO, ORBAN RINUNCIA AD ANDARE A MONACO
“La legge ungherese è una vergogna, discrimina persone sulla base dell’orientamento sessuale va contro i valori fondamentali della Ue. Noi non faremo compromessi su questi principi”.
La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen risponde decisa a chi le chiede un commento sulla legge anti Lgbt approvata in Ungheria. Ma è stata solo l’ultima a intervenire sulla questione, riportata in auge dopo il divieto imposto dall’Uefa di illuminare l’Allianz Arena di Monaco con i colori arcobaleno per la partita Germania-Ungheria di stasera.
Quella legge va contro i valori europei, secondo von der Leyen, per cui “ho dato istruzione ai miei commissari responsabili di scrivere una lettera alle autorità ungheresi nella quale esprimiamo le nostre preoccupazioni legali prima che la legge entri in vigore. L’ho già detto altre volte e voglio ripeterlo anche qui, io credo fortemente in una Ue in cui si è liberi di amare chi si vuole – ha aggiunto – Credo in una Ue che abbracci la diversità che è al fondamento dei nostri valori e userò tutti i poteri della Commissione per fare in modo che i diritti di tutti i cittadini europei siano garantiti per chiunque e ovunque”.
Diversi Stati europei hanno aderito a un’iniziativa belga contro l’Ungheria per la legge anti-Lgbt varata dal Parlamento di Budapest.
L’Italia prima non ha firmato, poi in serata ha aggiunto la sua firma. Sono saliti così a 17 gli Stati Ue che hanno firmato la dichiarazione congiunta contro la legge: Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Lettonia, Italia, Grecia, Austria e Cipro.
Nella dichiarazione, gli Stati Ue esprimono “profonda preoccupazione per l’adozione da parte del Parlamento ungherese di emendamenti che discriminano le persone Lgbtiq e violano il diritto alla libertà di espressione con il pretesto di proteggere i bambini”. Il Portogallo non risulta tra i firmati per ragioni istituzionali, essendo il presidente di turno del Consiglio Ue
Tra la Germania e l’organo del calcio europeo è iniziato così un braccio di ferro che oggi vedrà numerosi siti della città bavarese, e del resto del Paese, colorarsi di arcobaleno.
Tra questi un’imponente turbina eolica visibile dallo stesso stadio, mentre quotidiani tedeschi come la Süddeutsche Zeitung hanno pubblicato prime pagine colorate.
Anche i big dell’economia bavarese, come Siemens e Bmw, hanno cambiato i loro account Twitter con la bandiera arcobaleno.
La società ferroviaria Deutsche Bahn ha fatto lo stesso con una delle sue locomotive, dove ha anche affisso uno slogan sulla promozione della diversità.
Intanto, sul caso del «no» dell’Uefa è intervenuto anche il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas. «È vero, il campo di calcio non ha nulla a che vedere con la politica. Si tratta di persone, di equità, di tolleranza. È per questo che l’Uefa manda un brutto segnale».
Dopo Juventus e Barcellona, anche la Uefa ha scelto di colorare di arcobaleno il proprio logo sui social. All’indomani del divieto di proiettare quei colori sullo stadio di Monaco in solidarietà verso la comunità Lgbtq+ ungherese, l’organo esecutivo del calcio europeo ha diffuso un comunicato: «Per la Uefa l’arcobaleno non è un simbolo politico ma un segno del nostro fermo impegno per una società più diversa e inclusiva», ha spiegato in un comunicato.
L’organizzazione ha chiarito di essere «fiera di indossare i colori dell’arcobaleno». Match a cui non parteciperà il premier ungherese Viktor Orban, come annunciato questa mattina, proprio a seguito delle critiche ricevute da Bruxelles, e da Berlino, per le leggi di Budapest contro i diritti Lgbtq+.
(da agenzie)
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