DALLE CILIEGIE ALLA NUTELLA: QUANDO SALVINI NEANCHE SI RENDE CONTO DELLE CAZZATE CHE FA
Giugno 17th, 2020 Riccardo FucileE LA STRATEGIA DEL FINTO TONTO CHE METTE IN SCENA QUANDO VIENE MASSACRATO SUI SOCIAL E’ ANCORA PIU’ CONTROPRODUCENTE
Anche se i suoi espertoni social dicono ogni volta che così si rafforza il Capitano (e certi intelligentoni lo ripetono a pappagallo nei commenti sui siti dei giornali), Matteo Salvini è stato evidentemente toccato dalla storia di lui che mangia ciliegie mentre Zaia parla dei neonati morti all’ospedale di Borgo Trento a Verona.
E non solo perchè i fans del governatore del Veneto hanno colto la palla al balzo per chiedergli di mollare l’imbarazzante leader della Lega, ma anche perchè non è mica la prima volta che il Capitano finisce in una situazione del genere.
E così ieri ha pubblicato un nuovo video in cui annuncia “un gesto rivoluzionario” e mangia di nuovo ciliegie, facendo finta di non comprendere che il problema non è quello che mangia o i selfie, ma quando lo mangia e quando decide di scattarseli, come gli ha ricordato Tiziana Panella in diretta su Tagadà .
Per soprannumero, stamattina anche Renato Farina su Libero ha capito che qualcuno sta accusando Salvini di essere colpevole della disgrazia dell’ospedale, dove tre neonati sarebbero stati uccisi dal batterio Citrobacter e ci sarebbero anche altri due casi: Leonardo è morto lo scorso aprile a sei mesi mentre il figlio di una coppia pakistana residente a Verona è deceduto la scorsa estate. Ma ci sono anche alcuni neonati che si trovano in stato vegetativo. Alice era nata sana lo scorso marzo, anche se prematura di 30 settimane, ma è poi stata colpita da danni neurologici. La stessa situazione riguarda un altro piccolo, anche se i casi in totale sarebbero una dozzina. Ma il problema che il Capitano e il Betulla fanno finta di non capire è questo:
Ovvero che Salvini non sembra essere molto presente a sè stesso in molte occasioni e non si rende evidentemente conto che alcuni gesti, normalissimi in sè, diventano inopportuni all’interno di un contesto sbagliato.
Si tratta della stessa scenetta che abbiamo visto da Giovanni Floris a DiMartedì che è diventata ormai un meme leggendario
Davanti a questa, che dovrebbe essere un’ovvietà ma evidentemente per l’ex ministro dell’Interno non lo è, la strategia del “finto tonto” con cui è solito rispondere non sembra portargli molto vantaggio, anzi è controproducente perchè rischia di far pensare che sia davvero tonto.
E, come certificano tutti i sondaggi, la sua popolarità è in picchiata
(da “NextQuotidiano”)