Settembre 15th, 2020 Riccardo Fucile
“QUEI RAGAZZI CHE L’HANNO VIOLENTATA SONO DEI DELINQUENTI, VOGLIO GIUSTIZIA”
“Mia figlia aveva un sorriso più luminoso delle stelle. Adesso non ce l’ha più”. 
Parla così al Corriere della Sera il padre della 15enne inglese violentata insieme a un’amica da un gruppo di otto ragazzi – quattro arrestati, altri 4 indagati – durante una festa privata a Marconia (Matera).
Cosa pensa di quei ragazzi?
Che “sono degli sbandati, dei delinquenti. Ecco perchè dico loro di pentirsi, come ha chiesto anche l’arcivescovo di Matera-Irsina nella messa celebrata domenica a Marconia. Per questi giovani potrebbe essere l’occasione di chiudere con il passato e ricominciare una nuova vita. Adesso le loro famiglie, la comunità , le istituzioni devono aprire gli occhi e accorgersi per tempo del malessere che c’è in questi giovani di Marconia”.
L’uomo era partito 40 anni fa da Marconia per raggiungere l’Inghilterra, in cerca di lavoro. Oggi è proprietario di una catena di alberghi. Al momento dei fatti era in Inghilterra: “mia figlia grande al telefono cercava di raccontarmi e a malapena riusciva a parlare. Mi diceva frasi strane che non capivo. Piangeva, era sconvolta. Le dicevo: cosa è successo? E lei balbettava, senza darmi una risposta. Poi mi ha chiamato mio fratello e mi ha accennato a quanto accaduto. Mi è cascato il mondo addosso”.
(da agenzie)
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Settembre 15th, 2020 Riccardo Fucile
IL “PRETE DEGLI ULTIMI” VITTIMA DI UN SENZATETTO CON PROBLEMI PSICHICI, POCO IMPORTA CHE FOSSE STRANIERO O ITALIANO
Don Roberto Malgesini è stato accoltellato a morte oggi a Como. Era molto conosciuto per il suo impegno verso gli ultimi, un “vero prete di strada”, ed è stato ucciso proprio mentre stava iniziando il suo giro di distribuzione delle prime colazioni. Sotto casa, nella canonica di San Rocco c’è ancora la sua Panda grigia con tutto il necessario.
Probabilmente il sacerdote ha trovato l’omicida ad aspettarlo: era una persona che don Roberto conosceva, un senza tetto al quale forniva assistenza e con il quale pare fosse anche in buoni rapporti.
Resta da capire cosa sia successo tra i due, perchè non vi sarebbero testimoni dell’aggressione. Don Roberto è stato colpito da varie coltellate, quella letale al collo: il corpo era a una ventina di metri dall’auto, dove c’è un piccolo spiazzo
Dopo avere ferito mortalmente il prete, l’omicida è andato a piedi a costituirsi alla caserma dei carabinieri, che dista circa 400 metri da San Rocco.
L’uomo è un senzatetto di origini straniere con problemi psichici, come spiegano dalla diocesi di Como. Il vescovo Oscar Cantoni ha benedetto la salma di don Roberto prima che fosse portata via dagli addetti ai servizi funebri.
Sul luogo del delitto, a pochi metri dall’ingresso della chiesa di san Rocco, si è formata una folla di fedeli, parrocchiani e immigrati. Molti non trattengono la commozione. “Dov’è il don? No, non può essere lui” dice un immigrato ad alta voce.
La morte di Don Roberto è una tragedia che lascia senza voce. Ma quello che è successo c’entra poco con l’immmigrazione clandestina. Chi ha colpito Don Roberto si è costituito, e ha problemi psichici. Ma per Salvini è solo “un immigrato clandestino”:
Salvini, che spesso si mette in bocca il Cuore immacolato di Maria, che cita il Vangelo, che brandisce rosari, come può nascondere la parte di verità che proprio chi era più vicino a Don Roberto ha tenuto subito a precisare?
Ancora prima che come politico, lui che si dice cristiano come giustifica quella che è una mancanza di carità verso un uomo morto mentre aiutava gli ultimi?
(da “NextQuotidiano”)
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