Settembre 20th, 2020 Riccardo Fucile
ZINGARETTI RISCHIA LA SEGRETERIA, SALVINI LA LEADERSHIP DEL CENTRODESTRA, DI MAIO MESSO ALL’ANGOLO E MELONI IN RAMPA DI LANCIO
La partita politica delle Regionali è aperta. La posta in gioco è alta, per il futuro prossimo delle realtà locali, ma non solo.
L’esito del voto — unito a quello del referendum sul taglio dei parlamentari — si farà sentire ben oltre i confini territoriali di Toscana, Puglia, Liguria, Campania, Marche, Veneto e Valle d’Aosta, e sconfinerà inevitabilmente sull’ancora più complesso campo da gioco nazionale.
Pd e Movimento Cinque Stelle corrono divisi praticamente ovunque, tranne che in Liguria, dove sostengono il candidato civico Ferruccio Sansa. Una sconfitta alle Regionali, alla vigilia di un inverno complesso vissuto all’ombra di un pericoloso ritorno di contagi da Coronavirus, significherebbe — per i dem in primis — accusare un colpo ben più significativo del singolo dato regionale.
Guardando alle Regioni in cui si vota, quattro sono guidate dal centrosinistra (Toscana, Marche, Campania e Puglia), due dal centrodestra (Liguria e Veneto).
In Valle d’Aosta, invece, le elezioni non prevedono la nomina di un governatore, ma solo di liste. La bilancia sta per spostarsi, e sui possibili nuovi equilibri, si aprono scenari che coinvolgono tutte le forze politiche
Se la Toscana cambia “padrone”
Una delle realtà più determinanti per il campo da gioco nazionale è la Toscana. Nella roccaforte rossa il centrosinistra si affida a Eugenio Giani, appoggiato oltre che dal Pd anche dai renziani di Italia Viva. Ma il tentativo di blindare la Regione potrebbe rivelarsi più complicato del previsto. Secondo i sondaggi, i giochi sono apertissimi. La leghista Susanna Ceccardi punta a ribaltare la tradizione politica locale e a insediarsi in una Regione non più così rossa. In questo quadro, il M5S va per contro proprio: nessun accordo con il Pd che spera così nel voto disgiunto.
Zingaretti in bilico
Una vittoria del centrodestra in Toscana metterebbe in forte discussione la leadership del segretario del Pd Nicola Zingaretti. Perdere la Regione rossa sarebbe una sconfitta dal valore simbolico enorme soprattutto alla luce di una partecipazione per ora piuttosto timida di Zingaretti nelle dinamiche del governo.
Un colpo forte alla sua segreteria che, nel caso di una sconfitta 5 a 1, con la Campania unica Regione difesa (il governatore uscente Vincenzo De Luca dovrebbe essere riconfermato per la terza volta), sarebbe forse fatale. In caso di uscita di scena del segretario, sarebbe concreta la possibilità di un rimpasto di governo.
Se Puglia e Marche virano a destra
In Puglia la partita si gioca in difesa per l’uscente dem Michele Emiliano, alle prese con la concorrenza interna del candidato di Italia Viva e Azione, Ivan Scalfarotto. Una situazione che potrebbe tirare la volata a Raffaele Fitto, di Fratelli d’Italia, già governatore 15 anni fa. Giorgia Meloni punta in alto anche nelle Marche, dove Francesco Acquaroli pare in vantaggio. Anche qui nessun accordo tra Pd e M5S, il pentastellato Mercorelli corre da solo
Meloni insidia Salvini
Per quanto si parlerebbe di vittoria del centrodestra, il bis di Meloni in Puglia e Marche confermerebbe l’ascesa della leader di FdI, ai danni di Matteo Salvini. Il leader della Lega vedrebbe messo sempre più in discussione il suo primato sul centrodestra, con Meloni che punterebbe in maniera decisa a scalzarlo dal ruolo di guida unica della coalizione. Sarebbe solo una vittoria di “consolazione” quella in Veneto con la riconferma di Luca Zaia per la terza volta, considerata l’identità di leader quasi a sè stante del governatore
Se il Sì (al referendum) vince ma non convince
E poi c’è la partita per il referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari, l’altro grande ago della bilancia. Il Paese è chiamato ad esprimersi per il Sì o per il No, senza obbligo di quorum, sulla sforbiciata di 230 deputati e 115 senatori a partire dalla prossima legislatura. Mentre per i pentastellati quella della riduzione del numero degli eletti è una battaglia storica, dal Pd è arrivato un timido Sì, con personalità del calibro di Romano Prodi e Walter Veltroni che si sono sfilate.
Meloni e Salvini si sono schierati per il Sì nonostante i molti parlamentari di Lega e Fi si siano dichiarati contrari al taglio. Libertà di voto in Forza Italia, con il No che però attira tanti consensi. Lo scenario è complesso.
Per il Movimento Cinque Stelle la soglia da raggiungere per considerare vinta appieno la battaglia è il 65%, obiettivo all’inizio ritenuto alla portata. Ma che ora sembra un po’ meno scontato.
Di Maio sempre più all’angolo
Luigi di Maio punta a intestarsi la vittoria di una delle battaglie su cui il Movimento ha costruito la propria identità . Ma il timore è quello di un risultato mediocre. Una vittoria risicata del Sì non andrebbe a compensare un risultato alle Regionali che si annuncia molto negativo. Per l’ex leader pentastellato potrebbe essere il colpo di grazia, che aprirebbe la strada ad Alessandro Di Battista. Un ritorno alle origini che potrebbe in buona parte significare anche un ritorno all’opposizione.
Conte guarda al rimpasto
In questo scenario, il premier Giuseppe Conte osserva gli sviluppi defilato eppure consapevole che un risultato negativo di Pd e M5s alle Regionali e al referendum rischierebbe di condizionare pesantemente il suo destino. Una vittoria del centrodestra manderebbe in fibrillazione il governo, e renderebbe un rimpasto la soluzione più immediata per evitare la crisi.
(da “Open”)
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Settembre 20th, 2020 Riccardo Fucile
“TROPPI GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO E TRATTAMENTO DELLE ACQUE NERE NON COMPATIBILE CON LE PERSONE SALVATE”: QUESTI I PRETESTI VERGOGNOSI PER FAR AFFOGARE ESSERI UMANI… LA DENUNCIA DI MEDICI SENZA FRONTIERE
La Sea Watch 4, la grande nave di soccorso della Ong tedesca omonima e che ha a bordo un team medico di Medici senza frontiere, è stata sequestrata nel porto di Palermo al termine di una lunga ispezione.
I responsabili della Ong di fatto se lo aspettavano e infatti già ieri avevano messo le mani avanti quando, al termine del periodo di quarantena, sulla nave erano saliti militari della Capitaneria di porto.
La nave, ha fatto sapere Sea Watch, è stata fermata perchè «il salvataggio di vite non è compreso nella registrazione della nave». Il fermo è avvenuto al termine di 11 ore di ispezione a bordo: «La nave ha a bordo troppi giubbotti di salvataggio e il sistema di trattamento delle acque nere non è compatibile con il numero di persone che possono essere salvate», ha scritto la Ong in un comunicato.
«Le fragili giustificazioni (per il blocco, ndr) mostrano ancora una volta che non si è trattato di una ispezione per la sicurezza della nave ma una mossa sistematica per fermare le operazioni di soccorso in mare dei civili nel Mediterraneo centrale», ha detto il capo missione Philipp Hahn.
In pratica, la Ong denuncia come quella di bloccare le navi umanitarie al termine di un soccorso sia ormai una pratica adottata dalle autorità italiane per evitare che tornino in zona Sar, di ricerca e soccorso, per effettuare altri interventi: «È devastante sapere che i governi europei stiano facendo di tutto per impedirci di soccorrere le persone», ha detto Barbara Deck, coordinatrice sulla nave del progetto medico per Medici senza frontiere. La nave aveva salvato e poi portato a Palermo, lo scorso 2 settembre, 353 migranti.
La stessa Ong ha sotto fermo amministrativo anche l’altra sua nave, la Sea Watch 3, che tre giorni fa è stata autorizzata a lasciare il porto di Porto Empedocle solamente per trasferirsi in Spagna.
Lo stesso era avvenuto durante l’estate con la nave Aita Mari di «Salvamento Maritimo Humanitario».
Anche la Alan Kurdi di Sea eye era stata fermata, lo scorso maggio; appena dissequestrata, nei giorni scorsi è tornata in mare e proprio ieri ha salvato 114 persone con due interventi.
Perfino l’aereo da ricognizione di Sea Watch, Moonbird, è stato fermato, in questo caso dall’Enac, nell’aeroporto di Lampedusa. E a Porto Empedocle dallo scorso luglio è sotto sequestro la Ocean Viking di Sos Mediterranee.
Riguardo al blocco amministrativo della Sea Watch al porto di Palermo, Medici Senza Frontiere ha commentato: “Ancora una volta un uso strumentale del diritto marittimo nasconde la decisione politica di impedire alle navi umanitarie di salvare vite in mare”.
“La realtà violenta da cui le persone sono fuggite e i pericoli del viaggio che sono state costrette a intraprendere per cercare sicurezza erano evidenti nelle ferite che abbiamo trattato”, dice Barbara Deck, coordinatrice medica di MSF a bordo. “Dal bambino rimasto sordo per il pugno alla testa da parte di un uomo armato, al padre che porta le cicatrici della plastica sciolta sulla sua pelle mentre era in Libia, abbiamo testimoniato una resilienza disarmante. Mentre assistiamo i nostri pazienti a bordo, è devastante sapere che i governi europei stanno facendo tutto quello che possono per impedire alle persone di ricevere assistenza e cure salvavita”.
“Le autorità italiane stanno strumentalizzando in modo ormai sistematico le legittime procedure marittime” dice Marco Bertotto, responsabile affari umanitari di MSF.
“Le ispezioni a bordo delle navi umanitarie sono diventate un modo per bloccare le attività di ricerca e soccorso. Ogni volta che una di queste navi entra in un porto italiano, viene sottoposta a un controllo lungo e meticoloso fino a quando non vengono evidenziate irregolarità . Ci sono volute ieri 11 ore di ispezione per arrivare a infrazioni sufficienti da impedire alla nave di lasciare il porto e riprendere il mare”.
“Ci accusano di salvare ‘sistematicamente’ persone, fino a contestare il numero eccessivo di giubbotti di salvataggio a bordo. Mentre il dovere di ogni nave di assistere imbarcazioni in difficoltà viene del tutto ignorato. Le autorità italiane provano a fermare le organizzazioni umanitarie – che cercano solo di salvare vite in mare come richiesto dal diritto marittimo internazionale – mentre disattendono i loro stessi obblighi di soccorso, con l’assenso se non il pieno appoggio degli stati Europei” aggiunge Bertotto di MSF.
“L’Italia e gli stati membri dell’UE stanno sistematicamente ignorando il loro dovere legale e morale di salvare vite umane, scegliendo invece di imporre strumentalmente misure burocratiche e amministrative per fermare un’altra nave umanitaria. Questa decisione di compromettere ulteriormente la già limitata capacità di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale avrà conseguenze devastanti per chi in mare avrà bisogno di assistenza e porterà inevitabilmente a un maggior numero di vittime” spiega Medici Senza Frontiere”.
(da agenzie)
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Settembre 20th, 2020 Riccardo Fucile
SE LA PRENDE CON TRAVAGLIO: “COMPIE VOLI PINDARICI PER DESCRIVERMI COME UN NOSTALGICO DELL’OPPOSIZIONE”… MA IL SIGNIFICATO DEL TERMINE E’ UN ALTRO
“Stamattina Marco Travaglio mi dedica un editoriale al vetriolo. Evidentemente il fatto che mi sia scagliato contro la logica di votare ”turandosi il naso” l’ha fatto indispettire. Travaglio invita gli elettori del Movimento 5 Stelle a votare disgiunto tappandosi le narici. Più precisamente invita i pugliesi a votare Emiliano. Io no”.
Lo scrive Alessandro Di Battista in un lungo post su Facebook in cui ribadisce il suo no al voto disgiunto alle regionali
“Travaglio compie voli pindarici per lanciarmi addosso il suo J’accuse. Mi descrive un nostalgico dell’opposizione e sostiene che, fosse stato per me, il Movimento sarebbe ancora in piazza ad abbaiare alla luna”, spiega l’ex deputato del M5s
“Come sapete collaboro con il Fatto. Scrivo reportage su questioni di politica internazionale. Il fatto che il Direttore del giornale che pubblica i miei pezzi mi attacchi in questo modo è comunque un bel segnale. Travaglio è persona perbene e decine di volte sono stato d’accordo con lui. Oggi no. Travaglio ha le sue idee, io le mie e le idee sono idee, non dogmi, così come i giornali sono giornali, non il Vangelo”, sottolinea Di Battista.
Che dire? Che anche Di Battista si aggiunto alla lista di coloro che hanno citato a sproposito Pindaro.
A forza di citazioni sbagliate dire ‘voli pindarici’ significa volare alto, pensare cose in grande, fare magniloquenti citazioni.
Nulla di più sbagliato. i “voli pindarici” sono i repentini cambi di soggetto, ossia i “voli” da un argomento all’altro. La capacità della digressione, pur senza perdere il filo logico
Nulla di più lontano dal “volare alto”.
Litigate pure sul voto utile e sul referendum. Ma giù le mani da Pindaro.
(da Globalist)
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Settembre 20th, 2020 Riccardo Fucile
ASSEGNATO DA SKYTRAX ALLO SCALO ROMANO IL PUNTEGGIO MASSIMO PER I PROTOCOLLI ADOTTATI PER CONTRASTARE IL VIRUS
L’aeroporto di Fiumicino è il primo al mondo per la lotta contro il Covid: la Cnn ha annunciato che Skytrax, la società che valuta le compagnie e gli aeroporti in tutto il mondo, ha assegnato allo scalo gestito da Adr il punteggio massimo di 5 stelle per le misure e i protocolli adottati per contrastare il virus.
In sostanza l’aeroporto è risultato il primo al mondo per la pulizia e la sanificazione di tutte le superfici delle strutture come sedie, ascensori, scale mobili. Punteggio alto anche per la rapidità e l’efficienza con cui gli addetti rilevano le temperature corporee: meno di due secondi e zero file, visto che nello scalo sono attivi più di cento termoscanner.
Non meno importante lo standard raggiunto dai punti informativi e dalle procedure d’imbarco, che secondo Skytrax si svolgono in media senza criticità ne ritardi. Intanto si comincia a viaggiare Covid free: dal 16 settembre due voli Alitalia Roma-Milano trasporteranno solo passeggeri risultati negativi al tampone effettuato in aeroporto o nelle 72 ore precedenti
È il primo passo verso la formula del viaggio Covid free, che accomuna carte d’imbarco e tampone: potrebbe essere applicato anche ai voli internazionali. Un passo per riprendere a viaggiare.
(da agenzie)
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Settembre 20th, 2020 Riccardo Fucile
LA PROVOCAZIONE DELL’ATTIVISTA DONATY MEYER, UNA RIVISITAZIONE DELLA “MORTE DI CESARE” DI CAMUCCINI
C’è il premier Giuseppe Conte nei panni di Giulio Cesare e ci sono i due Matteo, Renzi e Salvini, nei panni dei congiurati, che gli puntato i coltelli alla gola. Il tutto sotto lo sguardo e la regia dell’ex senatore Dennis Verdini.
È la scena immortalata nel murales “La congiura di palazzo” apparso quest’oggi sul muro di un ponte dei Navigli a Milano.
L’opera è dell’attivista Cristina Donati Meyer ed è una rivisitazione della celebre “Morte di Cesare” di Vincenzo Camuccini (conservata a Napoli, Museo di Capodimonte). Una provocazione arrivata proprio nel primo giorno in cui si vota per il referendum sul taglio dei parlamentari e, in alcune Regioni, anche per le elezioni regionali.
“Nel caso in cui le elezioni amministrative-regionali dovessero consegnare un quadro deludente per il centrosinistra e i 5 Stelle, sarebbero molti i senatori ad alzare i coltelli, brandendoli contro il premier Conte. Tra questi, sicuramente i due Matteo, Renzi e Salvini, il primo interessato a una legge elettorale ‘salva cespugli’, il secondo a correre all’incasso delle urne nazionali”.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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Settembre 20th, 2020 Riccardo Fucile
L’ONDATA DI PROTESTE CONTRO IL DITTATORE LUKASHENKO RIMANE INTATTA DOPO SETTE SETTIMANE… IL CRIMINALE USO DELLE SCARICHE ELETTRICHE CONTRO I MANIFESTANTI
L’ondata di proteste in Bielorussia contro il presidente Alexander Lukashenko, rieletto per un sesto mandato sotto pesanti ombre di brogli elettorali, entra nella sua settima settimana. All’orizzonte nessun segno di resa da parte del movimento, capeggiato dalle donne: malgrado le centinaia di arresti nel corso del weekend, oggi per le strade di Minsk sono scese circa 100mila persone.
Centinaia di soldati hanno bloccato il centro della capitale, dispiegando cannoni ad acqua e mezzi corazzati, e innalzando barriere di filo spinato. Le proteste si sono svolte anche in molte altre città , comprese Brest e Grodno.
La folla a Minsk comprendeva circa 100.000 persone, ha detto Ales Bialiatski, capo dell’organizzazione per i diritti umani Viasna. Ha detto che dozzine di manifestanti sono stati arrestati a Minsk e Grodno.
Sabato la marcia delle donne è stata repressa con circa 400 arresti. In manette è finita anche Nina Bahinskaya, 73enne, la “nonna delle proteste” diventata ormai un simbolo della Bielorussia che non vuole arrendersi. Sui social media uno dei video più condivisi è quello delle donne bielorusse che cantano abbracciate una canzone popolare, di fronte agli agenti vestiti di nero pronti ad arrestarle.
Lukashenko, che ha represso l’opposizione e i media indipendenti durante i 26 anni al potere, ha respinto l’ipotesi di qualsiasi dialogo con i manifestanti. Molti membri del Consiglio di coordinamento, formato dall’opposizione per spingere per un passaggio di potere, sono stati arrestati o sono fuggiti dal Paese
I manifestanti di Minsk portavano le bandiere rosse e bianche che erano lo standard nazionale della Bielorussia indipendente prima di essere sostituite nel 1995, all’inizio del mandato di Lukashenko. Alcuni portavano cartelli raffiguranti Lukashenko come uno scarafaggio baffuto.
Sebbene le proteste si siano svolte quotidianamente dalle elezioni, gli incontri domenicali a Minsk sono stati di gran lunga i più grandi, attirando folle di ben 200.000 persone.
“Ogni domenica dimostrate a voi stessi e al mondo che il popolo bielorusso è il potere ″, ha detto in un videomessaggio dalla Lituania, dove si trova in esilio, Sviatlana Tsikhanouskaya, la principale oppositrice alle elezioni di Lukashenko.
I manifestanti hanno anche portato i ritratti di Maria Kolsenikova, figura di spicco dell’opposizione che è stata incarcerata due settimane fa con l’accusa di indebolimento della sicurezza dello Stato, un’accusa che potrebbe portare a una pena detentiva di cinque anni. Kolesnikova ha detto che le forze di sicurezza l’hanno portata al confine con l’Ucraina per costringerla lasciare il paese, ma che ha strappato il suo passaporto in modo da non poter attraversare il confine.
In una dichiarazione trasmessa domenica dal suo avvocato, Kolsenikova ha esortato i manifestanti a continuare. “Vale la pena lottare per la libertà . Non aver paura di essere libera ″, ha detto. “Non mi pento di nulla e rifarei lo stesso”.
Sempre domenica, la portavoce del ministero dell’Interno Olga Chemodanova ha detto che è stata aperta un’indagine sul rilascio da parte di hacker delle informazioni personali di oltre 1.000 dipendenti del ministero, che gestisce le forze di polizia.
Secondo quanto riferito dalla Ong Viasna, 67 persone sono state fermate a Minsk, tra cui alcuni cittadini russi, e 45 in altre tre città del Paese. Nella capitale, ha riferito un corrispondente di Interfax, alcuni manifestanti sono stati colpiti con scariche elettriche.
(da agenzie)
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Settembre 20th, 2020 Riccardo Fucile
IL CAPO DELLA TASK FORCE DELLA CASA BIANCA: “I VACCINI SARANNO EFFICACI AL 70-75%”
“Ora facciamo i bravi ma il ritorno alla normalità non avverrà prima di Natale 2021, e solo in alcune aree del mondo, a livello globale ci vorranno quattro anni”.
Lo spiega l’immunologo capo della task force Usa anticovid Anthony Fauci in un colloquio con Repubblica. Intanto, rispetto delle norme di sicurezza quali uso delle mascherine, evitare gli assembramenti, lavarsi le mani spesso.
Fauci ritiene si arrivi a vaccini efficaci al 70-75 per cento: ‘non proteggerà tutti ma la maggioranza e così il virus non avrà l’opportunità di difendersi’, spiega.
L’Italia, aggiunge, ora è al banco di prova, la ripartenza deve essere graduale. “Il vostro Paese è stato colpito duramente. E il banco di prova è ora. Man mano che l’economia riparte, bisogna che tutto sia fatto con grande sapienza. Quello che sta succedendo in Spagna, e per molti versi anche in Francia, è molto preoccupante. L’Italia deve fare attenzione. La ripartenza delle attività deve essere cauta e graduale”, ha invitato.
(da agenzie)
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Settembre 20th, 2020 Riccardo Fucile
IL SONDAGGIO DEL WALL STREET JOURNAL E NBC
Secondo un sondaggio pubblicato oggi da Wall Street Journal e Nbc News, Joe Biden sarebbe in vantaggio su Donald Trump di almeno 8 punti nella corsa alla Casa Bianca.
Circa il 51% degli elettori interpellati a livello nazionale ha affermato che voterebbe per Biden se le elezioni si tenessero oggi, mentre il 43% ha detto di sostenere Trump. Rispetto a un mese fa, quando Biden era avanti di 9 punti sul rivale, l’ex vicepresidente perde soltanto un punto, mantenendo di fatto invariato il proprio vantaggio.
Il sondaggio è stato condotto prima della morte della giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg che ha aggiunto un elemento nuovo e volatile, capace di rimodellare le priorità degli elettori.
(da agenzie)
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Settembre 20th, 2020 Riccardo Fucile
TROVATO DA DUE PESCATORI IN LOCALITA’ SAN PIETRO
Due pescatori hanno segnalato stamani la presenza di un corpo senza vita che galleggiava sull’Adda, circa 500 metri dopo il ponte della località San Pietro, in territorio comunale di Berbenno (Sondrio), in direzione di Morbegno.
I cittadini hanno allertato i vigili del fuoco del Comando provinciale di Sondrio e le forze dell’ordine, per tentare il recupero.
L’ipotesi, in attesa di conferme ufficiali, è che si tratti del corpo di Hafsa Ben Daoud la ragazzina quindicenne scomparsa il 1° settembre inghiottita dal fiume mentre si trovava nel Parco Bartesaghi con la cugina e altri familiari.
Il padre, da allora, ogni giorno si è immerso nel fiume in cerca del corpo di Hafsa.
(da agenzie)
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